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Storie Italiane si allunga per lo sciopero di UnoMattina e l’Usigrai va all’attacco

Storie Italiane si allunga per coprire uno slot lasciato scoperto da UnoMattina (in sciopero). Per l’Usigrai è un atto di “gravità inaudita”

pubblicato 29 Dicembre 2021 aggiornato 24 Novembre 2023 09:59

Lo sciopero indetto per oggi dall’Usigrai “contro la logica dei tagli lineari” ha visto spegnersi gran parte delle trasmissioni in onda nel daytime di Rai 1, che si vede privato di tre importanti titoli dei quali i conduttori alla guida hanno deciso di aderire all’agitazione sindacale. Si tratta di UnoMattina, Oggi è un altro giorno e La Vita in Diretta, dove sia le redazioni sia i conduttori, ovvero Marco Frittella e Monica Giandotti, Serena Bortone e Alberto Matano, hanno deciso di partecipare allo sciopero odierno. L’unica eccezione è stata Storie italiane, oggi regolarmente in onda, nonostante alcuni giornalisti interni Rai che vi lavorino abbiano deciso di scioperare.

Pare però che dalle parti dell’esecutivo Usigrai non sia stata affatto apprezzata la scelta da parte della rete di sostituire il segmento di UnoMattina in onda dalle 9:00 circa fino alle 10:00 con un allungamento del programma di Eleonora Daniele, che in quell’ora aggiuntiva di trasmissione ha scelto di proporre tutti contenuti giornalistici, parlando principalmente di Covid, con gli interventi del direttore di Repubblica Maurizio Molinari e dell’infettivologo Matteo Bassetti.

Un componente del nuovo esecutivo Usigrai, Alberto Ambrogi, si è infatti espresso così tramite un tweet:

Molto grave che Storie italiane anticipi la messa in onda di un’ora per coprire la parte del palinsesto di UnoMattina i cui giornalisti aderiscono allo sciopero Usigrai. Grazie a tutti i giornalisti delle reti che hanno aderito.

Rispondendo poi ad un commento di un utente Ambrogi ha aggiunto:

 Sostituire personale interno in sciopero con personale esterno a partita Iva è indegno del servizio pubblico

Per “personale esterno a partita Iva” il riferimento dovrebbe essere a Eleonora Daniele, che seppure giornalista professionista, non è un risorsa interna Rai, ma è legata da un contratto di collaborazione esterna all’azienda, come avviene da esempio anche nel caso di Bruno Vespa, conduttore di Porta a Porta.

Nella denuncia di Ambrogi si intravede l’accusa di un comportamento antisindacale, che riguarderebbe nel caso in questione sia l’azienda, in quanto ha deciso di mandare in onda un programma dal contenuto giornalistico in una fascia in cui i conduttori di UnoMattina avevano deciso di scioperare (perché non proseguire con un “meglio di” di UnoMattina come per il primo slot?), sia la stessa conduttrice di Storie italiane che ha preferito proporre contenuti dal carattere squisitamente informativo rispetto a un segmento come quello finale in cui ha accolto la moglie di Gianni Nazzaro e Jerry Calà.

Cosa succederà? La rete e la stessa Daniele vorranno replicare?

Storie italiane allungato: il comunicato dell’Usigrai

Ecco il comunicato Usigrai pubblicato sulla pagina Facebook:

Un programma anticipato di un’ora, prolungato e con una scaletta ad hoc per sostituire l’informazione giornalistica di colleghe e colleghi che hanno deciso di aderire allo sciopero indetto dall’Usigrai.

Quanto avvenuto questa mattina su Rai1 con il programma Storie Italiane è di una gravità inaudita.

Si tratta a nostro avviso di una scorrettezza che, più che rispondere ad esigenze di palinsesto, pare segnalare la volontà dell’azienda di acuire lo scontro sindacale.

Non ci sembra questo il modo per sostenere la disponibilità al dialogo rappresentata dalla Rai nella replica al nostro comunicato sindacale letto oggi in onda da tg e Gr e presente nei siti di informazione dell’azienda.

Dopo aver cancellato due edizioni di telegiornale senza confronto sindacale, l’Amministratore Delegato sceglie ancora una volta metodi padronali invece di tornare sui propri passi e ristabilire una piena e reale consultazione con le parti sociali, nell’interesse esclusivo dei cittadini e del Paese.

Esecutivo Usigrai

In serata è arrivata poi un’ulteriore precisazione firmata dal segretario Usigrai Daniele Macheda:

È destituito di fondamento il fatto che la Rai abbia comunicato all’Usigrai la variazione di palinsesto di Rai1.

Ed è inaccettabile che l’Azienda diffonda notizie non veritiere.

La verità dei fatti è ben diversa: nel pomeriggio di ieri l’Usigrai ha appreso da proprie fonti di questa ipotesi e ha diffidato per le vie brevi la Rai dall’attuare questo cambio di palinsesto.

Appurato in onda che invece la Rai ha perseverato con questo comportamento grave e scorretto, lo abbiamo stigmatizzato pubblicamente

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