La Sissi di Canale 5? Un historial love drama per le nuove generazioni: la recensione in anteprima
I fan della trilogia di Ernst Marischka non gioranno nel vedere Sissi alla scoperta dell’amore e dei piaceri sessuali, ma non importa: il target è un altro
Dei film di Ernst Marischka rimane ben poco, se non un ricordo legato agli episodi narrati. Perché la Sissi presentata nella serie tv tedesca datata 2021 ed in onda su Canale 5 in contemporanea è una giovane imperatrice che guarda più alle nuove generazioni che ai nostalgici della trilogia con Romy Schneider.
Sissi Canale 5, la recensione
D’altra parte, non poteva essere diversamente. Obiettivo di Rtl (il canale tedesco che ne ha ordinato la realizzazione) e di Beta Film (che si è occupata della distribuzione) era infatti aggiornare il mito della principessa (in realtà Duchessa) Sissi, renderlo più accattivante e capace di tenere testa ai più recenti costume drama televisivi.
In altre parole, la Sissi che propone Canale 5 s’inserisce alla perfezione nel nuovo canone imposto da serie tv come The Crown, Bridgerton e The Great, ma anche con un tocco di Downton Abbey: questo vuol dire che non solo i luoghi, ma anche gli eventi che hanno fatto la Storia diventano una cornice dentro cui inserire personaggi che, invece, sappiano strizzare l’occhio alla contemporaneità.
Le insicurezze e l’irrequietezza con cui abbiamo conosciuto Sissi in passato, oggi diventano ancora più eloquenti: come tutte le serie del nuovo millennio, non si teme di mostrare i lati deboli dei personaggi, in primis della futura imperatrice d’Austria, ma anche del suo consorte, l’Imperatore Franz, la cui maledizione lanciatagli dalla moglie di un uomo da lui fatto giustiziare diventa un’ossessione che torna, qua e là, nell’arco degli episodi.
Detto questo, è una Sissi che viene maneggiata con cautela, cercando di rompere qualche tabù fin dalla primissima scena, tramite quelli che ormai sono gli immancabili riferimenti sessuali, che “sporcano” una storia che il pubblico ha imparato a conoscere come una favola d’amore.
L’operazione, dunque, è riuscita? Non del tutto: rispetto ai titoli sopra citati, Sissi manca di quell’intreccio tale da andare oltre la protagonista e far appassionare il pubblico a tutti i personaggi. Il focus su di lei e su Franz impedisce di andare a fondo (stando almeno ai primi episodi che abbiamo visto in anteprima) su altri personaggi e di rendere il racconto un po’ più ampio. Più che un costume drama, forse, dovremmo definire Sissi un historical love drama a tutti gli effetti, in cui è la relazione a trascinare la trama, che altrimenti rischierebbe di restare ferma troppo a lungo.
Anche Sissi si è dovuta aggiornare ai tempi nostri, insomma, e per farlo ha dovuto dimenticare ciò che è stata per il pubblico fino ad oggi. Il risultato lascerà l’amaro in bocca ai più puristi della Sissi di Schneider, ma poco importa: qui il target è un altro.