Vespa ha scritto un libro, se non lo sapevate. 31 ospitate in tv in quaranta giorni
Bruno Vespa ha collezionato 31 ospitate in tv a partire dal 9 novembre. Tra liti coi no-vax e interviste con la cagnetta
Ti accorgi che sta per arrivare il Natale quando in tv Bruno Vespa comincia ad apparire in ogni trasmissione, ad ogni ora del giorno e della notte. Come da tradizione, il giornalista abruzzese è in tour per la promozione del suo libro, “Perché Mussolini rovinò l’Italia (e perché Draghi la sta risanando)”. L’ultimo atto – forse – di una trilogia inaugurata due anni fa, quando ancora il covid non aveva stravolto la nostra quotidianità.
Si cominciò nel 2019 con “Perché l’Italia diventò fascista (e perché il fascismo non può tornare)”. Argomento azzeccatissimo in una fase storica in cui la destra sovranista era in ascesa, le ‘sardine’ scendevano in piazza per ribellarsi alla possibilità che la Lega conquistasse l’Emilia Romagna e il pericolo fascismo veniva puntualmente evocato.
Poi è arrivato il virus e pure Vespa si è dovuto adeguare. “Perché l’Italia amò Mussolini” si munì pertanto di sottotitolo evocativo (“e come è sopravvissuta alla dittatura del covid”), che permise all’autore di far entrare in scena il “signor covid”, una sorta di dittatore dei giorni nostri.
Oggi, che il covid tiene ancora banco, il contenuto tra parentesi risulta ugualmente decisivo, con Vespa che sfrutta i capitoli dedicati a Mario Draghi per restare agganciato al presente ed avere maggiore opportunità di manovra nei talk.
Il conteggio delle ospitate parte il 9 novembre con la partecipazione a Di Martedì, per proseguire il 12 a Stasera Italia, il 15 a Quarta Repubblica e il 16 a Cartabianca.
Mercoledì 17 novembre trasferta a L’Aria che tira, il 18 a Oggi è un altro giorno. La notte del 20 è il turno di Sottovoce, alla corte di Gigi Mazullo. Nello stesso giorno Vespa è anche a Tv Talk, mentre il 24 novembre è la volta di Accordi e Disaccordi, sul Nove.
Il 25 timbra il cartellino sia a Storie Italiane che a Quelli che… (dentro al servizio di Enrico Lucci), il 28 invece è tripletta: Da noi a ruota libera, In Onda e Controcorrente.
Lunedì 29 Antonella Clerici lo accoglie a E’ sempre mezzogiorno, il 30 Tiziana Panella gli apre le porte di Tagadà.
Vespa riprende il fiato per quarantotto ore e il 2 dicembre è nuovamente in pista a Dritto e rovescio. Il 5, accompagnato dalla cagnetta Zoe, si concede a Dalla parte degli animali.
Il giorno dell’Immacolata prima gioca ai Soliti ignoti, in seguito sbarca a Non è l’Arena, regalando agli spettatori una manciata di minuti di ubiquità. Il 9 dicembre sveglia presto per il collegamento con Agorà e appuntamento a Quante Storie.
Sabato 11 dicembre il libro sul Duce viene rapidamente illustrato all’interno di Ballando con le stelle, con la regia che – casualmente – non stacca mai su Alessandra Mussolini, opinionista dello show. Il 14 spazio a Omnibus e al bis da Floris, il 15 impegno a I Fatti Vostri, Tg2 Post e Zona Bianca, il 16 capatina a Mattino 5 News, il 17 intervento a Coffee Break e sabato 18 al Caffè di Raiuno.
In quaranta giorni ben trentuno promozioni, con la clamorosa occupazione televisiva che non tiene conto delle diciotto puntate di Porta a Porta andate in onda nel lasso di tempo osservato, della conduzione della Prima alla Scala con Milly Carlucci e delle interviste rilasciate nei tg e nelle varie radio che spesso godono di un canale dedicato sul digitale terrestre.
Vespa si conferma una macchina da guerra. Offre spunti, pone riflessioni, genera dibattito e va allo scontro con i no-vax, regalandosi un lato inedito improponibile per ovvi motivi a Porta a Porta. Resta tuttavia la percezione di un inevitabile déjà vu.