Olmo e friends, vent’anni fa il successo che insidiò i Pink Floyd: “Lo facemmo solo per beneficenza”
Olmo e friends veniva pubblicato il 7 dicembre 2001. Marco Santin: “Insidiammo i Pink Floyd? Chiediamo ancora scusa all’umanità”
Vent’anni da una scommessa, da un gioco trasformatosi inaspettatamente in qualcos’altro. Il 7 dicembre 2001 veniva pubblicato “Olmo & Friends”, l’album che nemmeno un mese dopo avrebbe toccato i 770 mila euro d’incasso. Soldi destinati ad Emergency per aiutare i medici impegnati in Afghanistan, dopo che anche l’Italia aveva deciso di prendere parte all’intervento militare in Afghanistan.
“Seguivamo da tempo i progetti di Gino Strada e fu abbastanza naturale pensare a lui, ci sembrò una cosa giusta”, ricorda a Tv Blog Marco Santin della Gialappa’s Band.
Il cd, prodotto da Rti Music, conteneva tutti i brani eseguiti da Olmo, personaggio ideato da Fabio De Luigi e apparso a Mai dire gol alla fine degli anni novanta. “Fu una creatura di Fabio, già esistente in precedenza – rivela Santin – lo proponeva nei suoi spettacoli e lo portò in trasmissione, così come il conduttore sfigato, Cologno, che nei suoi show aveva un altro nome. De Luigi ideò tutto, dall’abbigliamento alla parrucca, passando per il movimento della gamba, col piede battuto violentemente a terra. Noi gli aggiungemmo Paola Cortellesi e ovviamente i brani. Olmo era divertente, un cantante emiliano piacione, da pseudo balera”.
“Piccolo fiore bugiardo”, “C’è simpatia”, “Sei il mio cucù”, rispettivamente sigle delle edizioni 1999, 2000 e 2001 di Mai dire gol. Fino al successo più clamoroso, quel “Dimmi cosa pensi di me” che conteneva una replica – da parte della Cortellesi – piuttosto eloquente.
I ‘friends’ di Olmo erano per l’appunto la Cortellesi e Maurizio Crozza, mentre a comporre le musiche fu Savino Cesario.
“Il pensiero di un cd venne a Mediaset – prosegue Santin – noi volevamo realizzare un prodotto in beneficenza, quindi unimmo le due cose. Ci sembrava carino non prendere un centesimo. In questo senso non siamo mai stati avidi, non ci piaceva monetizzare su tutte le cose. Anche per le successive cassette di Mai dire gol ci misero due anni per convincerci ad accettare. Non fu un’operazione di mero marketing, le canzoni erano proprio suonate in studio”.
“Olmo & Friends” fu un tale successo che arrivò a insidiare in classifica il “best of” dei Pink Floyd (“di questo chiediamo ancora scusa all’umanità”). Inevitabile la volontà da parte di qualcuno di pensare ad un bis, che però non arrivò mai: “Come detto, siamo stati sempre riluttanti alle iniziative commerciali con i nostri prodotti, ma in quel caso ne valeva la pena”.
Olmo manca dalle scene da oltre un decennio. Un po’ per la migrazione di De Luigi sul grande schermo, un po’ per l’interruzione della collaborazione di quest’ultimo con la Gialappa’s, l’unica realmente capace di valorizzare quella bizzarra caricatura. Ed è automatico domandarsi oggi che scenario troverebbe attorno a sé quello strambo crooner, probabilmente schiacciato dalle folli regole del politicamente corretto. “Forse è una delle poche cose che potrebbe ancora esserci”, osserva Santin. “Mentre altri personaggi di Mai dire… sarebbero improponibili, non penso che Olmo darebbe adito a polemiche. Olmo era un personaggio tranquillo e simpatico”.