Dritto e rovescio, Paolo Del Debbio: “Stop di 50 giorni? Non lo so, sarebbe innaturale”
Dritto e rovescio, Paolo Del Debbio A Un giorno da pecora sul possibile stop natalizio di 50 giorni: “Non lo so, sarebbe innaturale”
“Non so ancora quando mi fermo, di ufficiale non c’è niente. Ho letto i siti, ma l’ordine di servizio non l’ho ricevuto”. Paolo Del Debbio commenta così a Un giorno da pecora la notizia pubblicata ieri da Tv Blog riguardante la pausa di cinquanta giorni che interesserebbe Fuori dal coro e Dritto e rovescio, rispettivamente dal 7 dicembre al 25 gennaio e dal 9 dicembre al 27 gennaio.
“Non decido mica io – spiega il giornalista – sarebbe innaturale, in genere si finiva a metà dicembre come tutti e si ricominciava dopo l’Epifania. Se sono preoccupato? Manco per ‘o cazz”.
L’universo no-vax ha legato la possibile interruzione natalizia – più lunga rispetto ad altre trasmissioni di rete – alle posizioni portate avanti dai due conduttori in merito alle questioni del green pass e delle vaccinazioni.
“Io non occhieggio a nessuno, i no vax mi attaccano spessissimo. Non sono assolutamente no vax, ho fatto la terza dose, sono favorevole al vaccino. Certo, faccio un dibattito e bisogna essere almeno in due. Come faccio a fare un talk show con una parte sola presente? Io faccio parlare tutti, poi a casa si fanno un’opinione. Io faccio così, se non vogliono che faccia così lo faccia un altro. Ci sono tanti conduttori, ne possono scegliere un altro. Io faccio il mio lavoro, se vogliono lo faccio, se non vogliono faccio altro”.
Come già scritto, Quarta Repubblica di Nicola Porro si congederà il 6 dicembre per tornare il 10 gennaio, Controcorrente terminerà il 19 dicembre per riprendere il 9. Nessuna sosta invece per Zona Bianca, con Giuseppe Brindisi ininterrottamente in onda dallo scorso aprile, mese di lancio del programma.