Gomorra 5, l’ultima sfida è salutare il pubblico con un finale indimenticabile: la recensione
Alla sua ultima stagione, la serie che ha ridefinito la produzione italiana cerca il finale con il botto omaggiando i suoi due più grandi personaggi
Fonte: Marco Ghidelli
Sette anni e cinque stagioni: Gomorra 5 (da oggi, venerdì 19 novembre 2021 su Sky Atlantic e su Now) segna la fine non di una serie tv qualsiasi, ma della serie che ha costretto tutto il comparto produttivo italiano a confrontarsi con i propri limiti ed a rendersi conto che era necessaria una rivalutazione delle proprie ambizioni. Sono lontani i tempi in cui si doveva ricordare che questa serie era tratta dall’opera omonima di Roberto Saviano, già trasposta al cinema grazie a Matteo Garrone. Perché Gomorra-La serie, in questi anni, ha saputo vivere di vita propria, senza appoggiarsi al passato e crescendo di stagione in stagione senza generare rimpianti.
Gomorra 5, la recensione
Gomorra-La serie nel corso degli anni si è costantemente evoluta, partendo da un racconto più familiare della criminalità organizzata per poi allargare il proprio sguardo alle lotte tra clan. Ora che la fine è vicina, la macchina da presa torna ad avvicinarsi ai due protagonisti, come a chiudere un cerchio.
Nel farlo, D’Amore (che torna alla regia dopo l’esperienza positiva della quarta stagione e del film -spin-off “L’Immortale”) e Claudio Cupellini non stravolgono le carte in tavola di quanto già raccontato negli episodi precedenti. Gomorra 5 si sviluppa così tra l’esigenza di dare coerenza a ciò che il pubblico ha già visto, ma anche la necessità di regalargli un finale che -si spera- sia indimenticabile.
Nell’attesa di scoprirlo, non possiamo non essere contenti del fatto che il successo in Italia e non solo di Gomorra si sia ripercosso anche nelle carriere di Esposito e D’Amore, due attori praticamente sconosciuti sette anni fa e che ora escono da questa esperienza come due tra i migliori interpreti che la tv italiana ci abbia dato.
Ora, non resta che goderci questi ultimi episodi, lasciarsi trasportare ancora una volta nel flusso di folli azioni che Gomorra ci ha raccontato con crudezza, ma anche con la sincerità di chi sa che per spiegare il Male devi guardarlo negli occhi, senza mezze misure. Le polemiche delle prime stagioni sono state ormai superate: Gomorra è cresciuto ed adesso è di fronte alla sua ultima sfida, quella di saper dire addio nel modo giusto.