Le Iene replicano ad Alfonso Signorini: “L’aborto è un diritto sancito in Italia da quarant’anni”
Le Iene sono intervenute nel dibattito riguardante Alfonso Signorini e le sue dichiarazioni sull’aborto, espresse ieri durante il GF Vip 6.
In assenza di una presa di posizione da parte di Mediaset, dopo il comunicato ufficiale della Endemol Shine Italy con il quale la società che produce il Grande Fratello Vip ha preso le distanze dalle dichiarazioni di Alfonso Signorini sul tema dell’aborto (“Noi siamo contrari all’aborto in ogni sua forma”), Le Iene, durante la puntata di stasera andata in onda su Italia 1, sono intervenute nel dibattito.
Mandando in onda lo spezzone “incriminato” della puntata del GF Vip 6 di ieri sera, Nicola Savino ha introdotto l’argomento, annunciando anche un servizio, di prossima messa in onda, riguardante il diritto all’aborto, attualmente sotto attacco in molti paesi nel mondo:
Vogliamo parlare di una questione molto seria: l’aborto. Ve ne parliamo perché, ieri sera, al Grande Fratello Vip, si scherzava sulla possibilità che la cagnolina di Giucas Casella potesse essere incinta, è successo questo… La frase di Signorini è una frase, sicuramente, detta in velocità ma, comunque la pensiate, vogliamo ricordare a tutti che l’aborto è una conquista di civiltà, un diritto che, in Italia, è stato sancito quarant’anni fa con un referendum. Gli italiani si sono espressi con grandissima partecipazione.
La co-conduttrice della puntata di questa sera, Elena Santarelli, ha aggiunto le seguenti parole:
Comunque la si pensi, è essenziale garantire la libertà di scelta che è stata il punto di arrivo di tante battaglie e credo che quando si parla di questi temi, la parola spetti, prima di tutti, a noi donne.
L’intervento de Le Iene sulla questione, che ha tenuto banco sui media e sui social durante la giornata di oggi, vale come presa di posizione anche di Mediaset o soltanto del programma di Davide Parenti?
La controreplica di Alfonso Signorini
Oltre alla presa di posizione della Endemol, ricordiamo anche che, oggi, è arrivata anche la controreplica di Signorini: “Tra i diritti civili per i quali mi batto da sempre ci sono il rispetto e la difesa della libertà di pensiero. Un principio che difendiamo, anzi difendo, con assoluta fermezza. Indipendentemente dai miei gruppi di lavoro”.