“This is America”, al via la seconda edizione: Mocho svela le novità!
Dal 12 novembre, su Food Network, torna “This is America”. Mocho svela tutte le novità della seconda edizione.
“This is America“. Questa è l’America. Ovvero snack incredibili, “sgarri” ricchi di burro, salse da leccarsi le dita e sfiziosità senza limiti. Sta tornando il primo, nonché unico, programma della tv italiana dedicato alla cucina made in USA. Il kick-off della seconda edizione è fissato per venerdì 12 novembre alle ore 23.00. Il canale è sempre lo stesso, Food Network (canale 33 del DTT). Anche il conduttore è ancora lui: Mocho, il food-youtuber più amato nel settore junk food.
La struttura di “This is America” ricorda una partita di wrestling. Sul ring, in ogni puntata, si sfideranno due piatti. “Questo programma è totalmente diverso dagli altri e ne vado fiero. Non è un semplice programma di cucina. Ogni piatto arriva da una storia, da un incontro fatto durante i miei viaggi. E’ un pretesto. Raccontare le storie del cibo è bellissimo, si scoprono dettagli nascosti che si tendono a sottovalutare. La nostra è la spettacolarizzazione estrema di tutto quello che succede in cucina. Sul set abbiamo fatto i matti, il risultato è quello che vedrete in tv“, racconta Mocho a un incontro con i giornalisti dove, per l’occasione, ha cucinato i due cibi che si sfideranno nella prima puntata: le buffalo wings di New York e il Chili Dog della California. Non mancheranno le novità, come il Closet of Dreams, una dispensa segreta in cui approfondire salse, spezie ed ingredienti speciali.
La produzione, curata da Realize Networks, promette grafiche da videogame, ovazioni da stadio, slowmotion da acquolina in bocca. “This is America ha la capacità di portare più pubblico maschile e più bambini rispetto agli altri programmi di Food Network. Il mondo del cibo americano è una delle passioni più forti per i più piccoli“, racconta Gesualdo Vercio, Senior Programing Director di Discovery Italia. Mocho conferma: “E’ vero, il cibo americano piace tanto anche ai bambini e io ne sono una prova. Nel 1993, a nove anni, ho fatto il mio primo viaggio a Miami e lì, mangiando un hamburger gigante, mi sono innamorato degli Stati Uniti. Con questo programma si è chiuso un cerchio incredibile“, confida ai giornalisti Mocho.
“Quando parliamo di Food Network ci piace parlare di famiglia. Abbiamo sempre lavorato più sui volti che sul resto per creare una squadra di talent che fosse una vera famiglia. Ognuno di loro porta le sue storie legate al mondo del cibo. Più delle ricette, c’è un racconto che porta dietro le emozioni di chi le fa, il suo essere, le sue esperienze“, continua Vercio, soddisfatto degli anni di crescita del canale, reduce da un 2021 da record. Ma guai a tirare in ballo le associazioni di categoria contro quello che, erroneamente, può essere considerato “cibo spazzatura”: “Food Network è apprezzato per la varietà di racconti. Raccontiamo tutti i mondi legati al cibo, da una parte c’è Marco Bianchi, dall’altro Mocho. È cibo quotidiano di tutti i giorni, noi diamo voce a tutte le diversità anche di cibo”. Anche Mocho dice la sua: “Non è che mangio in chili dog tutti i giorni. Nessuno potrebbe mangiare così ogni giorno“.