Dazn: tifosi arrabbiati, Serie A silente, Mentana parla di pezzotto e i quotidiani sportivi si dimenticano la notizia
Il caso Dazn fa arrabbiare i tifosi, mentre la Lega di Serie A non dà segni di vita. E Mentana finisce sotto accusa per un post su Facebook
La decisione (non ancora ufficiale) di Dazn di modificare unilateralmente il contratto di abbonamento è sgradevole per molti motivi, il principale dei quali legato ai tempi: dopo aver incentrato la campagna pubblicitaria sulla possibilità di sdoppiare il proprio account, l’azienda torna sui suoi passi e lo fa a stagione calcistica in corso, peraltro dopo settimane di problemi tecnici che da più parti avevano fatto dubitare sulla bontà della scelta in termini di diritti tv della Lega di Serie A di abbandonare la strada vecchia (Sky) per quella nuova.
Una Lega, quella di Serie A, che per il momento tace e non si esprime sulla faccenda (non confermata, ma neanche smentita da Dazn).
Enrico Mentana sulla sua pagina Facebook ieri mattina aveva dato spazio alla notizia presentandola con la frase “Verso la stretta contro i furbetti del pezzotto“. È vero che Dazn spiegherebbe la mossa con la necessità di fronteggiare la pirateria (avrebbe riscontrato un 20% di media di utilizzi fraudolenti della doppia utenza contemporanea, con inserzioni che – anche su Telegram – promettono accesso alla piattaforma Dazn a prezzi irrisori: fino a 2,5 euro al mese, cioè oltre dieci volte meno l’abbonamento reale). Ma è altrettanto vero che il dietrofront dell’Ott finirà per colpire gli utenti che condividevano – nel pieno della legalità – l’abbonamento con amici o parenti e che ora dovranno mettere mano al portafogli (sempre che non decidano di recedere entro 30 giorni dal nuovo contratto).
La frase del direttore del TgLa7 è stata interpretata sui social da molti utenti come una dichiarazione di apprezzamento rispetto alla scelta di Dazn. Per questo motivo, Mentana è tornato sull’argomento smentendo tale interpretazione e rimandando a più avanti nel tempo una sua presa di posizione:
Fatemi capire: questa mattina qui si è data la notizia, lanciata per primo dal Sole 24 Ore, che Dazn ha pronto lo stop al multiuso nei suoi abbonamenti per combattere la pirateria. Notizia presumibilmente vera, sia nelle intenzioni sia nelle motivazioni, tanto che di fronte alle proteste di molti abbonati non c’è stata alcuna smentita. Qualche bello spirito però ha ritenuto di associare me alla protesta, come se entrassi in qualche modo nelle scelte di Dazn o le avessi da qualche parte condivise o apprezzate. Ecco, con molta calma e una spruzzata di fair play vedano costoro di andare a schiamazzare ben lontano da qui, o si facciano un bel corso di recupero di lingua italiana. Quando Dazn ufficializzerà le sue scelte e le relative motivazioni dirò la mia.
Al netto dell’opinione di Mentana (il cui tg – va riconosciuto – ieri ha presentato in maniera giornalisticamente impeccabile la faccenda), è il caso di notare due – diciamo – curiosità.
La prima: l’indiscrezione è stata pubblicata ieri da Il Sole 24 Ore, di cui risulta essere consigliere di amministrazione Veronica Diquattro, al contempo country manager di Dazn. La seconda: come mai sulle prime pagine dei quotidiani sportivi (eccezion fatta per Tuttosport) non si è trovato spazio oggi per la notizia che pure coinvolge milioni di tifosi dello sport più popolare in Italia?