Era già accaduto lo scorso dicembre e l’anomalia non era passata inosservata, ma stavolta il caso fa decisamente più rumore. Sigfrido Ranucci, al timone di Report e vicedirettore di Rai3, torna ospite da Floris per parlare degli attacchi politici subiti in seguito all’ultima puntata di lunedì. Peccato solo che Di Martedì sia il diretto concorrente di Cartabianca, in onda sulla rete di cui Ranucci è vicedirettore.
L’apparizione del giornalista si verifica nel primissimo blocco di programma, quello che – per intenderci – va contro l’attesissimo faccia a faccia tra Bianca Berlinguer e Mauro Corona. Una sorta di contromossa attuata utilizzando un volto del terzo canale di Viale Mazzini.
“Per non affrontare i problemi ci dicono che siamo no-vax”, spiega Ranucci a Floris. “L’Aifa il 9 settembre ha dato l’ok per la terza dose di Moderna, mentre sei giorni prima la casa farmaceutica aveva raccomandato mezza dose. Poi abbiamo detto che si stanno ammalando infermieri e operatori e che non vengono fatti i tamponi. Sono tesi no-vax? Sono fatti concreti”.
Il contrasto, evidente, viene incassato con insofferenza dalla stessa Berlinguer. “Stasera sono arrabbiata”, confida all’alpinista all’inizio del collegamento. I motivi non vengono precisati, poi però quando nel talk arriva Gianluigi Paragone la questione viene inevitabilmente a galla. Il leader di Italexit, infatti, esordisce esprimendo solidarietà proprio alla redazione di Report: “Ha fatto un’inchiesta e in questo Paese fare inchieste che scombinano la narrazione mainstream comporta poi la rabbia o il bavaglio da parte di chi non vuole assolutamente che si faccia un’inchiesta”.
La Berlinguer storce il naso e Paragone la provoca. A quel punto la padrona di casa si sfoga: “Non mi dà fastidio, ma siccome se ne sta parlando dall’altra parte, dal nostro concorrente, capisci […] non mi avrebbe dato fastidio se se ne fosse parlato qua. Puoi esprimere solidarietà, ma preferirei soprassedere, è dai nostri concorrenti”.
Paragone tuttavia non cede e grida alla censura. “Gianluigi, puoi dire quello che vuoi, non fare la vittima”. La tensione sale ulteriormente nei minuti a seguire, con l’ex volto de La Gabbia che si imbavaglia simbolicamente. “Se vuoi avere la parola te la do, se vuoi stare cosi tutto il tempo ti saluto – ribatte infastidita la Berlinguer – qui non sei mai stato censurato”.
Paragone, che se ne era andato, riappare qualche istante dopo. “La sciarpa è stata una sceneggiata ridicola che potevi evitare, così parlavi prima”, chiosa la conduttrice.