Non era intervenuta a Domenica In, nonostante domenica scorsa si parlasse di lei, e non in termini positivi. Non era apparsa nei giorni successivi negli altri programmi della Rai. Lo ha fatto invece giovedì sera a Piazzapulita, contesto nel quale uno tutto può immaginarsi tranne che venga affrontato il tema di Ballando con le stelle.
Selvaggia Lucarelli ha scelto Corrado Formigli per dire la sua sul caso Mietta, approfittando della rubrica PiazzaSelvaggia, che da quest’anno porta avanti a corrente alternata.
Al netto di interventi sui social, per la giurata dello show di Rai 1 si è trattato del primo commento pubblico sulla vicenda e fa strano che a godere dello sfogo sia stata una rete concorrente che, oltretutto, non strizza troppo l’occhio all’universo pop.
“Non mi sono incornata con Mietta”, ha tenuto a precisare la giornalista. “La questione è molto seria, anche se nata in un contesto di intrattenimento. Se una persona prende il covid, in un contesto dove siamo tutti vaccinati, se non lo prende il suo ballerino, se non lo prende la persona che divide la stanza con lei e lo prende solo lei, io mi domando se si è vaccinata. Mi è venuto di chiederlo a lei come si fa in tante trasmissioni, io ti ho visto chiederlo ogni tanto ai tuoi ospiti. Non mi sembrava nulla di male, anche perché c’è di mezzo pure la mia salute, dato che è quello è il mio luogo di lavoro”.
La Lucarelli ha evidenziato come la cantante abbia evitato di rispondere alla sua domanda:
Come spesso succede, si è appellata legittimamente al diritto di privacy. È una fotografia molto interessante. Lei che non è vaccinata ha preso il covid, il ballerino che balla con lei non l’ha preso, la persona che condivide la stanza con lei non l’ha preso. E’ rimasto circoscritto alla sua persona. Mi sembrava sbagliato far passare il concetto che tutto sommato una persona vaccinata avesse preso il covid in un contesto dove tutti siamo vaccinati.
Nessun dietrofront quindi: “Io non credo che Mietta sia no vax. Ma non sono disposta a lavorare con continuità, a vicinanza stretta, con persona che non si vaccina. Se c’è continuità con la mia attività lavorativa lo chiedo. Non è solo una questione di salute, per me è diventata una scelta. Voglio che le persone che lavorano con me abbiano la stessa sensibilità e sintonia su alcuni temi”.