Cuori potrebbe diventare “daily” come Il Paradiso delle Signore?
Ambientazione che fa da “protagonista”, cast corale, triangoli e sottotrame: anche Cuori potrebbe subire la trasformazione a soap giornaliera…
In onda da due settimane, Cuori si è ormai fatta conoscere al pubblico di Raiuno e di RaiPlay come una fiction che gioca sì con i sentimenti, declinandoli però in un contesto che per le serie tv è sempre stato sinonimo di successo ma anche di azzardo, ovvero quello del medical drama. Ad oggi, ci sentiamo di dire che Cuori sta vincendo la sua sfida, riuscendo a coniugare romanticismo da prima serata Rai ad una storia che sappia ben sfruttare i casi di puntata per creare fidelizzazione e passione nel pubblico.
Eppure, più vediamo Cuori, più non possiamo non pensare ad Il Paradiso delle Signore. Un po’ perché la casa di produzione –Aurora Tv– è la stessa; un po’ perché nel cast figurano tre attori (Neva Leoni, Gaia Messerklinger e Marco Bonini) che fanno parte attualmente o hanno fatto parte in passato della serie tv.
Cuori sembra voler replicare proprio la stessa struttura con cui la serie tv oggi in onda con successo nel pomeriggio di Raiuno si era fatta conoscere quando era trasmessa in prima serata. A partire dall’ambientazione principale, protagonista tanto quanto i personaggi: un grande magazzino ne Il Paradiso delle Signore, un ospedale in Cuori. Dentro queste location si sviluppa il 90% delle storie ed interagiscono i personaggi, che generano trame principali e secondarie capaci di riempire tutto l’arco narrativo di un episodio.
Perché stiamo scrivendo tutto questo? Perché più seguiamo Cuori, più avanza in noi quel pensiero che -proprio come Il Paradiso delle Signore- anche questa fiction potrebbe evolversi in serie da daytime. Non un declassamento, assolutamente, ma una naturale evoluzione di un format che sembra avere ancora molto da raccontare, anche in altra forma.
Le Molinette di fine anni Sessanta, in fondo, rappresentano per il pubblico di Raiuno ciò che è il primo grande magazzino milanese che ormai conosciamo bene. C’è la rievocazione un periodo storico ormai lontano (con relativo effetto nostalgia), c’è la voglia di sfida da parte di chi lo frequenta (il Dr. Corvara, interpretato da Daniele Pecci, ha quella determinazione mista a sana follia di Vittorio Conti, ovvero Alessandro Tersigni) e ci sono soprattutto quelle dinamiche potenzialmente capaci di durare per molto tempo.
Il genere medical, d’altra parte, ce lo ha dimostrato: metti dei medici-eroi in un ospedale e ti ritroverai a che fare con conflitti, imprese e triangoli amorosi a iosa (chiedere a Grey’s anatomy per avere conferma). Applicare tutto questo al formato quotidiano, vorrebbe dire avere un prodotto da sfruttare per numerose stagioni: in Italia era già accaduto con Incantesimo, che nelle ultime due stagioni si trasformò in soap opera.
La nostra, sia chiaro, è solo una suggestione: non stiamo dicendo che Il Paradiso delle Signore debba chiudere per fare spazio a Cuori. Però, se vogliamo fare fantatelevisione, immaginare un pomeriggio in cui possa essere un passaggio di testimone tra l’una e l’altra serie potrebbe essere intrigante, aumentare la fidelizzazione del pubblico e di conseguenza rendere il pomeriggio della prima rete Rai ancora più forte.
Sono logiche, queste, che richiedono chiaramente ragionamenti più complessi: per ora, Cuori sta facendo bene il suo percorso, ed è ancora troppo presto per parlare del suo futuro. Ma, lasciatecelo dire, un crossover Milano-Torino -con il giusto aggiustamento temporale, visto che Il Paradiso delle Signore è indietro di qualche anno rispetto a Cuori- sarebbe una bella sorpresa per i fan di entrambe le serie.