Due Tapiri a Marco Borriello in meno di un mese. Accadeva nell’autunno del 2008 e i motivi del premio erano tutt’altro che invidiabili. Striscia la Notizia si recò dall’allora attaccante del Milan per chiedergli un parere sulle performance di Belen Rodriguez, all’epoca sua fidanzata, all’Isola dei famosi.
Una prima consegna morbida e una seconda decisamente più ‘traumatica’, nonostante l’aplomb di Borriello, mostratosi sempre sorridente e disposto alla battuta. Nel mezzo c’era stato il flirt – vero o presunto – di Belen con Rossano Rubicondi, cavalcato e narrato dallo stesso reality.
“La situazione con la sua fidanzata sta precipitando”, ironizzava Valerio Staffelli. “Si parla addirittura di un bacio”. Borriello, nonostante tutto, non si scomponeva: “Sto diventando famoso. Sono due settimane che non guardo più l’Isola, preferisco ridere. Stanno cercando di mettere zizzania, non seguo, mi interessa solo il calcio. Sarà la mia fidanzata a raccontarmi cosa è successo, se si è divertita, se le sono mancato”.
Affermazione che, come nello stile di Striscia, veniva accompagnata dalla voce fuori campo, in quell’occasione di Ezio Greggio: “Mancato non si sa, ma divertita di sicuro…”.
Impossibile non ricollegare la vicenda al più recente caso di Ambra Angiolini. E’ infatti necessario affidarsi alla memoria per capire se un caso merita davvero di essere analizzato. Perché ormai il confine tra legittima osservazione e semplice pretesto è labile.
La notizia della fine della relazione con Massimiliano Allegri, di fatto, non mostra differenze rispetto al precedente di Borriello. C’è Staffelli che effettua la consegna; c’è la vittima che sta più o meno al gioco. E Ambra, va detto, al gioco c’è stata eccome. Disponibile ed autoironica, ha saputo incassare le battute dell’inviato con eleganza e stile.
Già, incassare. Il dibattito si è incentrato soprattutto su questo concetto. L’amo è stato lanciato dallo sfogo di Jolanda Renga, figlia della showgirl, che su Instagram si è domandata i motivi di tale riconoscimento. Riflessioni rispettabilissime, che però andrebbero separate dall’analisi fredda e collegate a situazioni analoghe, soprattutto se il siparietto diventa pretesto per accusare Striscia di sessismo.
Il Tapiro, nato un quarto di secolo fa per essere consegnato a personaggi amareggiati per aver subito uno smacco, non può che essere donato a chi rosica. E – stando a quanto raccontato in questi giorni – ad essere tradita sarebbe stata Ambra, ritrovatasi nella stessa condizione di Borriello tredici anni dopo. Così come nel 2017, il Tapiro – con tanto di corna in testa – finì tra le mani di Francesco Monte, “il lasciato”, per via della liason tra Cecilia (sorella di Belen) e Ignazio Moser maturata nella casa del Grande Fratello Vip.
Si potrebbe disquisire a lungo sulla pratica della consegna del Tapiro, soprattutto su certe insistenze e inseguimenti che non poche volte sono parsi esagerati, tuttavia avanzare l’ipotesi di una disparità di trattamento sempre a danno della donna, risulta quasi comico. E in tal senso non può nemmeno passare inosservata una particolarità: al di fuori della ‘bolla’ dei social, la polemica sull’assegnazione del Tapiro ad Ambra praticamente non esiste. Chi la scena l’ha fruita esclusivamente in tv non sa niente della bomba deflagrata sul web. La prova di come ormai in rete sia diventato una moda individuare un tema quotidiano per immergersi nelle acque dell’indignazione collettiva. Puntualmente sbugiardata da chi gode di un pizzico di memoria.