Nessuna sorpresa: Star in the star è esattamente quello che tutti (anche un po’ il direttore di Rai1 Stefano Coletta) si aspettavano alla vigilia. Star in the star è il Tale e quale show di Canale 5. Il ché potrebbe apparire come un complimento, visto l’oggettivo successo (ora in fase calante) del consolidato format guidato da Carlo Conti (che torna in onda domani!). E invece, per essere precisi, Star in the star è il Tale e quale show di plastica di Canale 5.
Sarà per l’assenza della diretta, sarà per il palese playback delle esibizioni (nonostante le coreografie, non particolarmente spettacolari), sarà per l’uso delle parole inglesi (dal titolo del programma allo ‘showdown’), saranno le inquadrature del pubblico in studio perennemente entusiasta, sta di fatto che Star in the star, almeno in questa prima puntata, ha il sapore di prodotto freddo e pre-confezionato.
In termini di meccanismo, c’è qualche differenza tra Tale e quale show e in Star in the star: nel programma di Ilary Blasi, infatti, ci sono due manche ed è il pubblico in studio (formato dai fan degli artisti ‘imitati’) a determinare la classifica, mentre i giudici sono chiamati a salvare a fine puntata uno dei due concorrenti a rischio eliminazione.
Niente trucco, a Star in the star gli artisti indossano delle maschere. Ed eccoci a Il Cantante mascherato, l’altro format in onda su Rai1 a cui la trasmissione di Canale 5, adattamento italiano della tedesca Big Performance – Wer ist der Star im Star?, strizza palesemente l’occhio. Il focus narrativo di Star in the star, infatti, è tutto nella ricerca della vera identità dei concorrenti mascherati da star (alcuni sembrano facilmente riconoscibili, da Luca Laurenti ad Adriano Pappalardo).
Mina, Michael Jackson, Claudio Baglioni, Madonna, Zucchero, Loredana Bertè, Lady Gaga, Pino Daniele, Patty Pravo, Elton John gli artisti proposti sul palco. Giusto per far capire quale sia il target di riferimento del pubblico a casa.
Ilary Blasi, che assicura di non conoscere chi si nasconde dietro le maschere (e infatti, talvolta, partecipa anche lei attivamente al gioco, depistando più che aiutando il pubblico), è una buona padrona di casa, la giuria non regala particolari guizzi, ma alla fine si dimostra ben armonizzata e un filo più ‘realistica’ di quella telefonatissima de Il Cantante mascherato.