Ridatemi mia moglie, De Luigi e Caprioli: “Un lavoro di ascolto reciproco. Immobilismo? Noi reagiremmo così…”
I due attori ci raccontano il clima sul set, l’intenzione di portare un certo tipo di commedia in tv ed il loro “immobilismo!…
Lui è un attore comico con alle spalle anni di televisioni, personaggi diventati cult (come dimenticare Olmo o l’ingegner Cane?). Lei è un’attrice che si districa tra cinema e televisione, e tra drama e comedy. L’accoppiata Fabio De Luigi ed Anita Caprioli è al centro di Ridatemi mia moglie, la miniserie Sky Original la cui seconda ed ultima puntata è prevista per lunedì prossimo, 20 settembre 2021, su Sky Serie ed in streaming su Now (dove è anche possibile recuperare il primo episodio).
La miniserie, remake della serie inglese “I want my wife back” e diretta da Alessandro Genovesi, vede la coppia ben assortita e con una buona chimica nelle numerose scene a cui hanno lavorato insieme. “Non ci siamo detti come lavorare”, ci ha confidato De Luigi, “è stato talmente naturale che avvenisse mentre provavamo le scene sul set, che è stato un lavoro di ascolto reciproco. Ci siamo intonati l’uno all’altra per cercare di restituire una verità”.
“Abbiamo portato due linguaggi differenti in scrittura”, gli fa eco Caprioli. “Poteva essere strano, invece è stato molto bello”. Il risultato, complice anche il resto del cast, è una commedia romantica che mette al centro -come detto più volte durante la conferenza stampa- il garbo e l’eleganza. Ma c’è stato un momento in cui i due si sono imposti un limite oltre cui non andare per rispettare quel garbo e quell’eleganza?
“Non c’è stata una dichiarazione d’intenti”, ci dice De Luigi. “Conosco bene Alessandro Genovesi: lui il garbo e l’eleganza lo porta sempre nelle cose che fa, anche quando si spinge un po’ di più su situazioni che generano risate più di pancia -che poi sono quelle che pratico io, con grande felicità-. Questo copione richiedeva un altro tipo di approccio, e così è stato”. “Totalmente d’accordo” Caprioli: “il lavoro degli attori è coordinato da un punto di vista che contiene il tutto. Possiamo dire che è stato un lavoro a tre”.
La nostra breve chiacchierata con i due protagonisti della miniserie si è conclusa parlando di “attacchi di immobilismo”, tanto per citare un termine utilizzato nel corso della seconda puntata da Giovanni. E loro, nelle proprie vite, in caso di immobilismo reagiscono più come Giovanni o come Chiara?
“Temo di essere un Giovanni anche nella vita reale”, ci dice divertito De Luigi. “Non sono così immobile, ma percepisco il rischio di sedermi su un rapporto e schiacciarlo!”. “Io purtroppo o per fortuna sono Chiara”, risponde Caprioli. “Tendo ad avere bisogno di cambiamenti, nel senso bello della crescita, di curiosità. Io e Fabio siamo ben assortiti!”.