Melissa Satta si è “sentita attaccata” da Alessia Tarquinio: “Ha scatenato gli haters contro di me”
Melissa Satta replica (senza citarla espressamente) alla giornalista che ieri aveva commentato il suo approdo a Sky Calcio Club
“Mi sono sentita molto attaccata da una giornalista – non voglio fare nomi – che mi ha nominato più volte nelle sue storie dicendo che ho accettato un ruolo che non è il mio a Sky Calcio Club e che voglio fare la giornalista“. Così Melissa Satta via social replica ad Alessia Tarquinio (che non nomina mai, ma il riferimento è evidentissimo), che ieri, come vi abbiamo prontamente raccontato su TvBlog, si era espressa sull’approdo della showgirl a Sky Calcio Club e più in generale sulle giornaliste donne mortificate nelle redazioni tv. Melissa Satta precisa:
Non sono una giornalista e non mi permetterei mai di definirmi giornalista, perché, appunto, non lo sono. In Sky ci sono donne che fanno le giornaliste in maniera pazzesca, sono bravissime. Rispetto tantissimo il loro ruolo. Sono stata chiamata da Fabio (Caressa, Ndr) al Club per fare spettacolo, perché si voleva dare una chiave un po’ diversa al programma; ho cercato di portare quello che sono io. Non sono perfetta, domenica mi sono emozionata, ho fatto degli errori, ma penso che ci sta; era la mia prima volta. Cercherò di migliorare, sono una persona umile.
La Satta si dice dispiaciuta per il fatto di essere stata attaccata da una donna:
Le donne dovrebbero supportare le altre donne e non incitare all’odio. Lei ha detto che le altre giornaliste dovevano ribellarsi e rivoltarsi. E così ha scatenato tanti haters di Instagram e gente che aveva voglia di insultare. Io ad un’altra donna non l’avrei mai fatto. Anzi, se vedo una donna che non ha fatto tutto nella maniera perfetta, io l’avrei incoraggiata a fare meglio. Sentirmi attaccata da da una donna più adulta non me la sarei mai aspettato. Mi dispiace tantissimo.
Arriverà la contro-replica della giornalista ex Sky, passata di recente ad Amazon Prime Video? Oppure la querelle non avrà seguito? Di sicuro, visto dall’esterno, lo scambio dialettico tra le due appare un po’ sterile e rischia di alimentare il luogo comune (a patto che lo sia per davvero un luogo comune) della scarsa solidarietà femminile.