Loretta Goggi lascia i social per troppi insulti: “Commenti arroganti e cattivi”
Festa rovinata dai leoni da tastiera, Loretta Goggi decide di allontanarsi dai social e la cattiveria ha la meglio (ancora una volta)
Come rovinare una festa? Provate a chiederlo ai leoni da tastiera che in una bella sera di settembre si son concessi la tristezza di vomitare la loro cattiveria addosso a Loretta Goggi. L’occasione purtroppo è capitata durante la seconda serata dei SEAT Music Awards, al momento della celebrazione del quarantennale di Maledetta primavera, la hit incisa nel 1981 che ha consacrato la carriera di Loretta non solo come conduttrice e attrice ma anche come cantante per un’Artista a tutto tondo.
Sui social gli SMA erano già in vetta ai trending topic, l’esibizione eseguita dall’ospite lascia l’Arena di Verona quasi senza voce e gran parte dei commenti sul web ritagliano pezzi del brano urlandolo in caps lock sui tweet. Tutto bene finché, nella pioggia di tweet compulsivi al minuto, non son piombati come fulmini gli attacchi alla performance della Goggi.
I motivi che hanno spinto tanta acredine sono fondamentalmente due: la scelta di utilizzare il playback (ha cantato sul brano originale senza microfono aperto, pur avendone uno in mano) e aspre critiche non sono state risparmiate nemmeno sul look dell’ospite, un vestito pieno di colore giudicato da uno spicchio di personcine come una mise “da pagliaccio“.
Loretta a distanza di poco più di 24ore dall’esibizione sul palco risponde tramite la pagina facebook Loretta Goggi in FB. Apre con le note sorridenti, i ringraziamenti a chi ha mostrato affetto e chi, anche solo virtualmente, ha applaudito alla performance. Poi, le altre note, quelle dolenti:
Oltre alla gratitudine, vorrei parlarvi del rammarico che provo nel leggere commenti, anche sul mio sito ufficiale, di una cattiveria, un’arroganza , una gratuità indescrivibili, tali da costringere il mio staff a cancellarne alcuni e la cosa non mi piace, però l’educazione ha un limite e il mio sito non deve dare spazio a certi signori. Censurare nemmeno è bello. L’unica cosa è prenderne le distanze.
Non starò ad elencarvi gli insulti arrivati in occasione di una delle più grandi emozioni della mia carriera, un momento di cui avrei voluto godessimo insieme, nella comune gioia per un grande traguardo raggiunto e non certo per parlare di trucco (mi trucco da sempre da sola e mi piace quello scelto per quest’anno, inutile criticarlo no? Lo cambio secondo il mio spirito), di vestito da pagliaccio (uno splendido abito di Etro!)
E’ stato usato da tutti, tranne che da chi essendo un cantante di professione ha potuto portare la sua band o suonare un suo strumento. Io non canto né incido più da anni, non saprei nemmeno in che modo avere una base moderna o aggiornata della vostra canzone del cuore. Mi sembrava comunque bellissimo esserci (come tanti altri, in playback o senza) per ricevere il riconoscimento ad una canzone e ad un’interprete che dopo 40 siano ancora nel cuore di milioni di persone.
So da Carlo (Conti, ndr) e dal direttore di Rai 1 (Stefano Coletta, ndr) di aver avuto l’ascolto più alto della serata e tanto mi basta!
Ho deciso di allontanarmi definitivamente dai Social e dai relativi insulti che oltre a ledere la libertà di chiunque su come desideri vestirsi, pettinarsi o truccarsi (e guardando bene le foto dei profili di chi li manda forse dovrebbe solo spolverare il suo specchio, sempre che ne abbia uno in casa, ma dubito), offendono il comune senso del buon gusto!Non lo faccio solo per me, che sono una “tosta”, ma per tutte le donne e gli uomini che subiscono il body shaming.
Eccomi perciò a comunicarvi che questa è la mia ultima visita, non solo sul mio sito, ma anche su tutti gli altri.
Loretta Goggi si aggiunge ad una lista di personaggi noti dello spettacolo e dell’informazione che hanno deciso di finirla con i social e non per causa loro, ma di chi eccede in insulti. Ne citiamo solo alcuni: Fiorello, Enrico Mentana, Al Bano persino Harry e Meghan in passato hanno dovuto chiudere profili social a causa dei leoni da tastiera. Non sono mai troppe le riflessioni che si possono fare a seguito di questi…incidenti. Le parole fanno male anche a chi, abitando nello spettacolo da tempo, ha già avuto a che fare con le critiche negative, ma qui si è andato decisamente oltre. Dai, magari un bel giorno ci si sveglierà dal buco nero della cattiveria, magari un giorno gli esperti tuttologi cercheranno di darsi una regolata, misurarsi o fare i conti con del buonsenso, magari. Sì, ma quando?