Jody Cecchetto diviso la tv e il mondo di Twitch: “Torno a Ready Music Play, è casa mia”
Jody Cecchetto torna alla conduzione del programma di DeAKids, e conferma: “Ho fatto il provino per il GFVIP”.
Venerdì 10 settembre su DeAKids torna “Ready Music Play!”, il programma dove quattro influencer si sfideranno a colpi di lip sync. Alla conduzione del format ci sarà anche in questa quarta stagione Jody Cecchetto, figlio d’arte, che per l’occasione ha ricantato in versione social la celebre hit “Gioca Joeur”, lanciata dal padre Claudio Cecchetto, più di 38 anni fa, nel febbraio del 1981.
Il programma è atteso in anteprima per venerdì 10 settembre alle ore 19.35: le nuove puntate partiranno dal 20 settembre, ogni lunedì sempre alle 19.35. Il canale è il 601 di Sky, oltre a essere disponibile su NOW o on demand su Sky.
Per il quarto anno ti ritroviamo alla guida di “Ready Music Play”. Un linguaggio diverso rispetto ai social e alla radio, come ti ci trovi?
“Mi trovo molto molto bene. Fortunatamente ho avuto altre esperienze prima di queste che hanno fatto sì che potessi assaporare quelle che sono le dinamiche, le tempistiche e il rapporto con gli addetti ai lavori di un set televisivo. Essendo arrivati alla quarta stagione, mi fa pensare che sia proprio un bel progetto e che, se viene rifinanziato, oltre a funzionare a livello mediatico, è vincente anche a livello di squadra. Praticamente la totalità della squadra che lavora al programma è la stessa della prima stagione: c’è tantissima sintonia tra me e le ragazze, il regista, gli autori… Ma ho anche maturato una consapevolezza”.
Quale?
“Mi trovo bene nonostante sia consapevole che stiamo andando verso un’altra direzione. L’intrattenimento si sta spostando dalla televisione a internet. Per quanto riguarda DeAKids, quel target c’è ancora: sono quei bimbi che continuano a guardare la tv con i genitori, e che ancora non vanno su internet. Ma, per esempio, quest’anno una delle novità è la call to action: inviteremo gli spettatori a votare tramite SkyQ. Penso che sia una consapevolezza del fatto che si sta andando verso l’interazione con il pubblico. Basti pensare a quanto sta prendendo piede Twitch, dove la chat è fondamentale”.
Come è cambiato il programma rispetto alla prima edizione?
“Ogni anno abbiamo aggiunto qualche cosa di nuovo. Abbiamo ottimizzato delle meccaniche di gioco, quasi impercettibili, come rendere più veloce qualche momento del programma o cercare di poter interagire il più possibile con il pubblico. C’è stato un cambiamento minimale. Rispetto alla prima edizione, però, sono cambiate le ragazze. Giulia Savulescu era una bambina, e adesso è una donna. Sofia Dalle Rive in questi due anni è cambiata un casino, è cresciuta. Adesso anche l’atmosfera sul set è sicuramente migliore, siamo tutti sulla stessa linea d’onda… speriamo che ci possa essere una quinta stagione perché ci piace!”.
“Ready Music Play” strizza l’occhio al mondo di TikTok, tu che ne pensi dell’app?
“Mi sono sempre tenuto informato per quanto riguarda i social media. TikTok lo conosco sin dai tempi di Musical.ly, e lo adoro. L’algoritmo si plasma su di te e ti bombarda di contenuti brevi, che ti fanno stare incollato allo schermo”.
Chi usa i social – TikTok, Twitch, Youtube – ambisce ad arrivare in tv o non c’è più quest’ambizione?
“La risposta sta nel mezzo. Ci sono molte persone che lavorano con i social, il cui sogno è quello di andare a lavorare per la televisione. Questa cosa esiste ancora, ma sempre di più sta arrivando la consapevolezza che è la televisione che sta venendo verso di noi. Quello che differenzia internet dalla televisione è il fatto che i soldi, le produzioni e gli sponsor siano ancora là. Ma solo perché i soldi stanno dalla parte degli adulti, che si affidano sempre ai media tradizionali come la radio o la tv. Piano piano, però, è incredibile come le aziende stiano sempre di più investendo : è una cosa destinata a ribaltare la situazione. Succederà quando Rai o Mediaset punteranno davvero sulle loro piattaforme online, o quando Twitch non sarà soltanto quel social dove esulti quando fai 40mila spettatori. Arriverà un cambio, ma non subito. A parte programmi come “Amici”, che poi vengono più visti sui social che in diretta, in realtà la televisione non la guarda più nessuno di noi”.
Sei il Gerry Scotti di Twitch?
“Mi hai menzionato un amico, porca miseria. Gerry è un pezzo da novanta. Twitch la trovo casa mia, soprattutto da quando ho iniziato a lavorare con Grenbaud (star della piattaforma, ndr). A me piacerebbe seguire le orme di Alessandro Cattelan: mi piace il suo approccio fresco alla conduzione. Tra l’altro, lui ha anche provato a venire su Twitch per alcuni mesi, solo che è difficile passare dalla tv a una piattaforma come quella. Forse è più facile il percorso contrario. Chi fa il presentatore e viene su Twitch si ritrova spaesato, è tutto diverso: dal linguaggio al rapporto con il “pubblico”, ovvero la chat”.
Gira voce che saresti dovuto entrare al “Grande Fratello Vip“, cosa c’è di vero?
“Porca miseria, gira questa voce? Pensavo di non ritrovarmi a dover rispondere a questa domanda. Sì, confermo: ho avuto l’opportunità di parlare con tutta la produzione e conoscere Alfonso, che è davvero un professionista incredibile. E’ una di quelle esperienze che metterò nel mio bagaglio”.