Uno scontro durissimo è andato in scena mercoledì sera a Zona Bianca tra Gianluigi Paragone e Giuseppe Brindisi. Tutta colpa, manco a dirlo, della questione vaccini, con il leader di Italexit schierato apertamente sulle tesi dei no-vax. Una posizione evidenziata dal conduttore, che ha accostato l’immagine di una protesta guidata da Paragone – con tanto di megafono in mano – a una di Forza Nuova, organizzata per gli stessi motivi.
L’abbinamento, però, ha scatenato l’ira dell’ex direttore de La Padania. “Queste sono cazzate che state facendo voi per mescolare tutto in malafede. E’ un esercizio di malafede. Sono andato davanti a un tribunale, quell’abbinamento è un esercizio di scorrettezza giornalistica. Tu lo puoi fare, ma io te lo devo dire. Siete liberissimi di fare questi accostamenti, ma siete scorretti”.
La lite è montata col passare dei minuti e Brindisi ha faticato non poco a riprendere la parola: “Non c’è nessuna operazione di malafede, Gianluigi. Siete su due piazze diverse, però siete sullo stesso fronte. Siete o no entrambi no-vax? Abbiamo usato solo questa suggestione dei megafoni. Non volevo mischiare nulla”.
Difesa inutile, perché Paragone è ripartito al contrattacco: “Il megafono è fascista? La dovete piantare di dire queste cretinate. Io ho la mia tesi radicale, non l’ho mai negata, sono sempre venuto con la mia faccia trasparente. Tu vuoi che io venga a fare la scimmietta, non te lo permetto. Quella roba là sei libero di mandarla in onda, ma io non te la lascio passare. Dovete chiedere scusa. Io non c’entro nulla con Forza Nuova”.
Brindisi, a quel punto, ha provato a chiudere il caso: “Non c’è nessun intento di trattarti come scimmietta. Io non posso chiedere scusa perché non ho accostato te a Forza Nuova, io ho detto che voi siete sulle stesse posizioni no-vax. E’ vero o no? Da parte nostra non c’è alcun intento di equipararti a Forza Nuova, non c’era alcun abbinamento subdolo, era un abbinamento grafico”.