Pippo Franco si candida al Comune di Roma con Michetti
Pippo Franco ci riprova. Dopo due flop elettorali (2006 e 2013), l’attore accetta di candidarsi al Comune di Roma in sostegno a Michetti
Pippo Franco in tendenza su Twitter. Ma sta benissimo, per fortuna. Il motivo dell’exploit odierno sui social è in realtà legato all’annuncio fatto dall’attore e storico conduttore del Bagaglino. Al Corriere della Sera, infatti, Pippo Franco, pseudonimo di Francesco Pippo, ha fatto sapere che è pronto a (ri)scendere in politica.
Nel dettaglio, Pippo Franco, 81 anni il prossimo 2 settembre, ha accettato l’invito di Enrico Michetti, candidato a sindaco di centrodestra a Roma, di aderire alla lista civica che sostiene la sua corsa al Campidoglio:
Per la visione che mi compete, il lato artistico della vita, ho accettato pensando di poter dare il mio contributo. L’importanza di Roma, città esempio nel mondo per l’arte, deve essere valorizzata. Io vengo da quel contesto, nasco come pittore e musicista, ho studiato al liceo artistico e all’Accademia di belle arti, per tre anni ho disegnato fumetti….
La candidatura obbligherà l’attore – che non esclude un suo futuro da Assessore alla Cultura – a stare lontano dalla tv nel periodo della campagna elettorale o comunque a frequentarla nel rispetto della par condicio. Va detto che è da parecchi anni che Pippo Franco è ai margini della televisione italiana, dove si palesa ormai come ospite e, in alcuni casi, in veste di opinionista.
Carlo Calenda, un altro dei candidati sindaco a Roma, ha commentato con ironia la notizia che riguarda Pippo Franco. Ecco il tweet scritto stamattina.
Per Pippo Franco non è la prima volta in politica. Nel 2006 si candidò sempre con il centrodestra per il Senato nella lista della Democrazia Cristiana per le Autonomie come capolista nella circoscrizione Lazio (con il sostegno pubblico di Giulio Andreotti). Ma non fu eletto (la lista prese meno dell’1% dei voti). Nel 2013, invece, l’attore prese la bellezza di 205 voti alle primarie interne di Fratelli d’Italia per l’elezione del sindaco di Roma.