Le ‘lacrime’ di Biden e la distorsione delle immagini in tv (e sui social). È Kabul, non il Gf Vip!
Se fai informazione in tv non puoi rappresentare una notizia con una immagine che ne rappresenta un’altra. Il caso delle ‘lacrime di Biden’
Il racconto emotivo si è da tempo fatto spazio nel linguaggio della televisione, travolgendo non soltanto gli ambiti del puro intrattenimento (people show, talent, reality, ecc), ma anche quelli dell’informazione (sempre più infotainment). Il fenomeno più recente ha riguardato, invece, i nuovi media, a partire dai social.
La inevitabile e sempre più corposa contaminazione tra i due ambiti causa, talvolta, ambiguità nel racconto della realtà. È accaduto la scorsa settimana quando una immagine, nata in tv, diventata virale sui social e rilanciata in tv (per esempio al Tg1, come da screenshot che vi proponiamo, preso da qui), è stata presentata come quella che mostrava le “lacrime di Biden” durante la conferenza stampa tenuta giovedì, a seguito dell’attentato all’esterno dell’aeroporto di Kabul.
Come fatto notare tra i primi in Italia da Matteo Schiavon dell’Università di Padova, in realtà Biden in quel momento non stava piangendo e neanche stava cercando di trattenere le lacrime. Il Presidente degli Stati Uniti stava facendo l’esatto opposto: era infastidito per l’intervento di Peter Doocy, un giornalista di Fox News, che gli aveva chiesto di dichiarare le sue responsabilità e stava attendendo, insofferente, di poter replicare.
È vero, nel corso della conferenza stampa, Biden è sembrato commuoversi per davvero, ma questo non cancella l’errore (voluto o no) nella scelta dell’immagine, proposta in televisione e sui social per raccontare tale circostanza. Per dirla più terra terra: non si può rappresentare una notizia con una immagine che ne rappresenta un’altra. A meno che non si stiano confezionando gli rwm del Grande Fratello Vip. E no, in Afghanistan di Gf Vip, purtroppo, ce n’è ben poco.