Era partito con il freno a mano tirato Il circolo degli anelli, complice anche la difficoltà di costruire una prima puntata sulla sola cerimonia inaugurale e su quello che sarebbe potuto avvenire nei giorni seguenti. L’esordio, tiepido nel contenuto e negli ascolti (si erano fermati a 607.000 telespettatori pari al 3,97% di share), si è però ben presto fatto dimenticare, complice soprattutto quella che si è scoperta essere l’arma vincente di quella che ribattezziamo “l’allegra brigata olimpica” di Rai 2, ovvero Sara Simeoni, oro olimpico nel salto in alto a Mosca 1980.
L’atleta ha da subito mostrato una verve non scontata e un’ottima capacità nell’inserirsi nei tempi della trasmissione con battute e considerazioni personali, che hanno quasi sempre aggiunto qualcosa al racconto che si stava facendo in studio. Il ballo scatenato con Elisa Di Francisca ha rappresentato poi la ciliegina sulla torta, l’occasione che ha permesso a tutti di conoscere le potenzialità di Sara Simeoni, diventata poi nelle puntate seguenti mattatrice assoluta del tavolo di Alessandra De Stefano.
Anche la giornalista, già volto da anni de Il processo alla tappa, ha avuto numerosi meriti nell’affermazione de Il circolo degli anelli, grazie all’abilità nel farsi spalla dei suoi compagni di tavolo, partendo proprio dalla Simeoni, con la quale mostra un eccezionale feeling, ma anche con Yuri Chechi, campione olimpico negli anelli alle Olimpiadi di Atlanta 1996. Se per l’ex saltatrice si può parlare probabilmente, come già alcuni fanno, di volto televisivo rivelazione di questa competizione olimpica, altrettanto non si può dire per Chechi, che negli anni tanto si è concesso alla televisione – da giurato a Si può fare! al ruolo di arbitro e giudice a Eurogames.
A completare il parterre sono Diego Antonelli, chiamato a portare al tavolo dello studio 3 di Corso Sempione contenuti digitali interessanti (almeno per una volta si evita l’inutile postazione web!), Domenico Fioravanti, inseritosi per raccontare il nuoto, forte dei suoi due ori a Sidney 2000, e Consuelo Mangifesta, ex pallavolista, interpellata sulle nazionali di volley guidate da Gianlorenzo Blengini e Davide Mazzanti.
Il circolo degli anelli funzione e convince, tanto che in rete nelle scorse ore è spuntata anche una petizione per chiedere che la trasmissione non chiuda domenica prossima, con il termine dei Giochi Olimpici. Difficile che le 61 firme raccolte al momento possano smuovere qualcosa: dovrebbe comunque restare la consapevolezza di aver realizzato una buona trasmissione sportiva, che nell’alternanza di registri ha saputo dare vita a un prodotto valido e piacevole da seguire per i telespettatori da casa.