A partire da oggi è disponibile su Rai Play Tocca a te!, un talent show ideato da Carlo Conti che dà la possibilità a persone comuni di mettere in mostra un proprio particolare talento, da quelli più tradizionali (canto, ballo e comicità) ad altri certamente più inconsueti. Il programma in totale offre una vetrina a più di 200 concorrenti sulle circa 1300 candidature pervenute nel corso dei mesi in cui i casting sono stati aperti (la chiusura inizialmente prevista per venerdì 30 aprile, come vi avevamo riportato, è stata poi posticipata a lunedì 30 maggio).
40 puntate, caricate tutte già oggi, dalla durata di circa 10 minuti ciascuna: un esperimento apparentemente interessante per testare un genere come il talent su una piattaforma digitale. Peccato che guardando già le sole prime due puntate a disposizione venga da chiedersi: ok, ma la finalità qual è? Dare un palco virtuale su cui esibirsi? Collezionare performance più o meno riuscite?
Il prodotto, nonostante la realizzazione homemade dei contributi video (si vedono anche buone prove da questo punto di vista, quindi complimenti!), si lascia guardare con piacere: le esibizioni sono quasi sempre accompagnate, oltre che da una grafica che riporta in maniera puntuale il nome del concorrente e la sua età, anche da una presentazione da parte dello stesso partecipante.
Il punto debole di Tocca a te! pare essere proprio la mancanza di un motivo per cui guardarlo: si potrebbe dire per il gusto di un po’ di leggerezza, ma a mancare è proprio il mordente grazie al quale essere catturati dalle cinque, sei performance di ogni puntata. Non c’è la gara, non c’è l’adrenalina, non c’è la tensione, non c’è il sogno: c’è solo il piacere di dare prova del proprio talento.
Direte: e cosa altro ti aspetti da un talent show? Diciamo che il genere in televisione ha assunto con il tempo alcuni degli elementi sopra indicati e forse una delle rare eccezioni di un talent puro, oltre a La Corrida – a cui, fra l’altro, a volte il programma sembra fare il verso, vuoi anche perché accomunati da Conti, è stato nell’ultima stagione The Voice Senior, che infatti terminate le blind audition, cariche di mistero, suspense e anche di curiosità nel conoscere le storie dei partecipanti, ha perso almeno in parte brillantezza e smalto, nonostante comunque i buoni riscontri anche Auditel.
Forse si poteva almeno cercare l’interazione social, attraverso magari un meccanismo che permettesse agli iscritti di Rai Play di votare in ogni puntata il concorrente preferito, dando vita a una prima fase di selezione, seguita poi da altre successive che permettessero infine l’incoronazione di un vincitore. Una proposta banale che però magari avrebbe ravvivato un programma che pare troppo debole e fiacco.
Tocca a te! poteva essere una buona occasione per portare del sano intrattenimento su Rai Play attraverso un talent, ma per il momento pare un’occasione mancata.