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Abbattiamoli – Chi ha voluto le stragi di Cosa Nostra?: lo speciale di Non è l’Arena, questa sera su La7

Questa sera, su La7, andrà in onda Abbattiamoli – Chi ha voluto le stragi di Cosa Nostra?, speciale sulla mafia di Massimo Giletti.

10 Giugno 2021 08:15

Questa sera, su La7, a partire dalle ore 21:15, andrà in onda lo speciale di Non è l’Arena, dal titolo Abbattiamoli – Chi ha voluto le stragi di Cosa Nostra?.

Lo speciale sulla mafia realizzato da Massimo Giletti sarà un viaggio, tutto in esterna, che avrà inizio da un luogo simbolico, il Cretto di Burri, tra le più importanti opere d’arte contemporanea in Italia, realizzata da Alberto Burri, tra il 1984 e il 1989, nel luogo in cui sorgeva il vecchio centro di Gibellina, città distrutta dal terremoto del Belice del 1968.

Il Cretto di Burri è stato scelto da Massimo Giletti per questo suo speciale proprio per sottolineare che un terremoto può cancellare un paese ma non la sua storia e la sua verità.

Il viaggio porterà il conduttore e giornalista di Non è l’Arena vicino a Corleone, sulle strade dove fu arrestato Provenzano, e in Via Bernini, a Palermo, dove Riina visse per anni da latitante con la famiglia.

In Abbattiamoli, titolo che cita un’intercettazione del figlio di Totò Riina che, parlando di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, disse “E la decisione fu quella: abbattiamoli”, Massimo Giletti torna a ricoprire il ruolo di inviato per ricostruire una nuova verità sulla cosiddetta Trattativa Stato-Mafia, attraverso testimonianze, approfondimenti e rivelazioni.

Dalla trattativa tra esponenti delle istituzioni e rappresentanti di Cosa nostra, ormai, sono passati più di trent’anni e i processi hanno ricostruito le dinamiche delle stragi, condannando gli esecutori materiali.

Abbattiamoli – Chi ha voluto le stragi di Cosa nostra?, reportage scritto da Massimo Giletti con Sandra Amurri ed Emanuela Imparato, però, si pone l’obiettivo di raccontare le stragi che portarono alla trattativa Stato-Mafia da un punto di vista inedito.

Ricordiamo che Massimo Giletti, da fine luglio 2020, vive sotto scorta a causa delle minacce ricevute dal boss Filippo Graviano, dopo l’inchiesta di Non è l’Arena riguardante i boss scarcerati per l’emergenza Coronavirus.