Caso Fedez-Rai: dopo la querela della Rai, Fedez non verrà audito in Vigilanza. Il rapper intanto denuncia Di Mare
All’unanimità la Commissione di Vigilanza ha rifiutato la richiesta di convocare in audizione Fedez per una sua ricostruzione sui fatti del Primo Maggio
La svolta che vi avevamo annunciato nel caso Fedez-Rai c’è stata: la Rai avrebbe querelato il rapper. Ad annunciarlo nel pomeriggio di lunedì è stato uno dei segretari della Commissione di Vigilanza Rai Massimiliano Capitanio, deputato della Lega, che ha così commentato la scelta della tv pubblica:
Si tratta di un atto dovuto e doveroso perché su temi fondanti della nostra democrazia, come la libertà di espressione e il rispetto della persona, non è possibile scherzare né tantomeno organizzare show per un pugno di like.
Nella stessa dichiarazione rilasciata all’Ansa, l’esponente leghista conferma la disponibilità nell’ascoltare la versione del rapper in Vigilanza Rai:
Ci siamo già dichiarati disponibili ad accogliere la richiesta di Fedez di venire in audizione in Vigilanza.
Nella Commissione di Vigilanza invece, nella serata di ieri, sarebbe stata presa un’altra decisione rispetto alla richiesta pervenuta settimana scorsa da parte di Fedez: secondo quanto riportato dall’Adnkronos, infatti, all’unanimità deputati e senatori hanno accolto la valutazione del presidente Barachini, che ha considerato come “impropria e inopportuna“ una possibile audizione, viste le azioni legali in corso.
Lo stesso Fedez ha dato mandato ai propri legali per agire contro il direttore di Rai 3 Franco Di Mare per le parole pronunciate da quest’ultimo nella sua audizione presso la Vigilanza dello scorso 5 maggio, quando il giornalista parlò di “manipolazione” da parte del rapper.
Siccome il direttore di Rai 3, il signor Di Mare, in Commissione di Vigilanza Rai, ha detto che io ho avrei organizzato un complotto, con dei giornalisti, per tramare alle sue spalle, che non sapevo neanche chi ca**o fosse fino al 3 maggio, siccome ha detto cose abominevoli, […] denuncerò per diffamazione il direttore di Rai 3.
A Fedez la Commissione di Vigilanza, accogliendo alcune istanze, ha comunque inviato la richiesta di fornire una sua memoria sui fatti riguardanti il Concerto del Primo Maggio. Al momento la prima reazione del rapper, attraverso le sue stories Instagram, dalle quali circa 24 ore prima aveva definito “vigliaccheria di Stato” la decisione della Rai di dare ai giornalisti la telefonata svoltasi fra lui e gli organizzatori del Concertone, è affidata a questo commento:
Paura eh? Questi erano quelli del “serve un contradditorio”