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Heather Parisi attacca Pio e Amedeo: “In America non lavorerebbero più”

La showgirl: “Io e Lorella Cuccarini? Non c’è rivalità, siamo il diavolo e l’acqua santa”.

23 Maggio 2021 10:44

Le interviste di Heather Parisi costituiscono sempre un piccolo evento, almeno dal punto di vista mediatico. Sul Corriere della Sera la showgirl americana ha ripercorso con Candida Morvillo la sua lunga carriera, ha parlato della sua storia d’amore con il secondo marito, Umberto Maria Anzolin (“Mi scalda il cuore: io vado a letto la sera ridendo, mi sveglio la mattina sorridendo”), ma non potevano mancare considerazioni di natura prettamente televisiva.

La Parisi ha voluto dare la sua opinione sul caso Pio e Amedeo alla cronista, chiedendo di poter dire una cosa senza risultare polemica. Il riferimento ovviamente è al contestatissimo monologo pronunciato dalla coppia comica all’interno del loro show Felicissima sera:

“Ho letto che due comici italiani, Pio e Amedeo, hanno difeso la parola ne..o e altre simili. In America, non lavorerebbero più. Queste parole evocano odio, offendono. Se, come me, sei davvero per un mondo che include, non puoi ritenerle satira o comicità”.

L’artista si è invece espressa così sul caso Fedez, che nel corso del Concerto del Primo Maggio su Rai3 aveva pronunciato in discorso a favore del disegno di legge Zan contro l’omotransfobia, scatenando un vespaio di polemiche e ricevendo successivamente una querela da parte di viale Mazzini per diffamazione e danno d’immagine:

“No (non ne ho sentito parlare, ndr), però posso dire che essere un’icona Lgbtq è un premio che non tutti meritano allo stesso modo: io amo i diritti da sempre, ma mi sembra che alcune icone seguano una moda”.

La soubrette, interpellata direttamente sull’argomento, ha chiarito ancora una volta la natura del suo rapporto con Lorella Cuccarini, con la quale ha condiviso la non facilissima avventura dello show in due puntate Nemicamatissima nel 2016:

Non è rivalità: siamo proprio il diavolo e l’acqua santa. Io sono il diavolo, ovviamente. Abbiamo tutto diverso: mentalità, infanzia, carriera e pensieri sui diritti civili”.