Caso Polimeno Bottai, l’ad Salini interviene contro i commenti del vicedirettore del Tg1 sotto un post sul 25 aprile
Un post sul fascismo e commenti con affermazioni storiche discutibili: ecco il caso che riguarda il vicedirettore del Tg1 Angelo Polimeno Bottai
Angelo Polimeno Bottai, vicedirettore del Tg1, è al centro delle cronache da alcune ore per un post pubblicato nella giornata di ieri su Facebook. Il post, che ha avuto anche un momentanea rimozione da parte del social network, ritrae una scheda elettorale ai tempi del fascismo, quando la libertà di voto era annullata, dato che si potevano solo ratificare le scelte prese dal Gran Consiglio.
Sebbene nel post iniziale non fosse contenuto alcun riferimento alla possibilità del tutto azzerata di un scelta di dissenso al Regime tramite il voto (“C’era poco da scegliere…” è stato aggiunto in seguito), era chiaro che l’intenzione dell’autore del post fosse quella di stigmatizzare quanto avveniva durante gli anni del fascismo, visto anche che la pubblicazione del post era in concomitanza, certamente non casuale, con i festeggiamenti del 25 aprile, Festa della Liberazione.
A fare diventare però la vicenda un vero e proprio caso sarebbero stati i commenti di risposta del giornalista, che condivide sul social network interpretazioni storiche alquanto discutibili, come ad esempio che la dittatura fascista non ha raggiunto lo stesso livello di atrocità commesse da quella nazista e comunista e che non ha commesso stermini, pur avendo varato “leggi orribili”. Al riguardo interviene nella conversazione anche Emanuele Fiano, deputato del Pd, figlio di Nedo Fiano, arrestato dai fascisti nel 1944 e deportato nel campo di Buchenwald:
Cioè tipo non hanno sterminato gli ebrei, hanno solo consegnato gli ebrei ai loro sterminatori come nel caso della mia famiglia e di circa metà degli 8500 ebrei italiani deportati nei campi di sterminio. Degli angioletti insomma erano questi fascisti, gente veramente con le mani pulite.
Nel pomeriggio di oggi è arrivato quindi l’intervento dell’amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini, che nell’annunciare la richiesta di “avviare un’istruttoria urgente“ per le affermazioni fatte da Polimeno Bottai prende le distanze, a nome dell’intera azienda, da quelle che definisce “interpretazioni storiche completamente estranee allo spirito del Servizio Pubblico”. Ora resta solamente da capire quali saranno le reali ripercussioni che dovrà affrontare l’attuale vicedirettore del Tg1.