Beppe Fiorello nel sabato sera di maggio di Rai1
Sarà Beppe Fiorello a presidiare il sabato sera di Rai1 a maggio con la replica di due suoi lavori: L’oro di Scampia e Io non mi arrendo
Sarà Beppe Fiorello a ricevere la staffetta da Claudio Gioè nel sabato sera di Rai1. Torna infatti l’artista siciliano dalle frequenze della prima rete della Rai che ha deciso di replicare nella difficile collocazione della serata del sesto giorno della settimana due suoi lavori. Nello specifico vedremo nella serata di sabato 8 maggio, dopo una versione di Soliti ignoti che si allungherà fino a ridosso delle ore 22, la replica del film L’oro di Scampia, mentre il sabato successivo, ovvero il 15 di maggio verrà replicato Io non mi arrendo.
L’oro di Scampia è un film liberamente tratto dal libro “La mia vita sportiva” scritto da Gianni Maddaloni in cui viene raccontata la storia del campione olimpico di Judo a Sidney 2000 Pino Maddaloni. Io non mi arrendo invece, che verrà trasmesso 7 giorni dopo, è una miniserie andata in onda su Rai1 nel febbraio 2016, in cui viene raccontata la storia di Marco Giordano, ispirata alla vita del poliziotto Roberto Mancini, morto per un linfoma contratto per aver seguito delle indagini sul traffico di rifiuti tossici in Campania, nella zona che poi è stata chiamata Terra dei fuochi.
Entrambi i lavori vengono replicati per la prima volta, essendo andati in onda una volta sola. Rai1 quindi prosegue dopo le repliche della miniserie Sotto copertura la messa in onda di fiction, prettamente maschili, che hanno ottenuto un buon successo nelle prime messe in onda. Come detto entrambe le produzioni verranno precedute da una puntata più lunga dei Soliti ignoti, per ovvi motivi, che termineranno attorno alle ore 22.
Il sabato successivo invece andrà in onda la sessantacinquesima edizione dell’Eurovision Song Contest in diretta da Rotterdam in Olanda, con il commento per l’Italia di Cristiano Malgioglio e Gabriele Corsi. Poi saremo alla fine di maggio e i primi caldi dell’estate 2021 busseranno alle nostre porte e a quelle delle nostre televisioni, cosa accadrà allora?