Home Netflix Netflix cresce meno del previsto, sfiora i 208 milioni di abbonati e punta sul ritorno di The Witcher, You e La Casa di Carta

Netflix cresce meno del previsto, sfiora i 208 milioni di abbonati e punta sul ritorno di The Witcher, You e La Casa di Carta

Oltre 17 miliardi di dollari saranno investiti nel 2021 per lo sviluppo di progetti.

21 Aprile 2021 10:36

Nel giorno del debutto della nuova serie tv originale italiana Zero, dall’altra parte dell’Oceano i vertici Netflix diffondono numeri sicuramente lontani dallo zero ma al di sotto delle loro aspettative. Negli ultimi 5 anni per ogni trimestre analizzato la piattaforma era quasi sempre cresciuta al di sopra delle aspettative dei propri dirigenti con il caso clamoroso dei primi mesi del 2020 in cui complice la pandemia e il lockdown la crescita degli abbonati aveva raggiunto i 15,8 milioni rispetto ai poco più di 7 previsti.

Nel primo trimestre del 2021 Netflix ha dovuto registrare una crescita degli abbonati inferiore alle attese: aspettavano 6 milioni di abbonati in più ne ha guadagnati poco meno di 4. Il numero di abbonati quindi è oggi di 207,4 milioni. Una crescita ridotta che è stata imputata alla pandemia e alla senza di molti titoli di richiamo per la piattaforma ritardati proprio dai vari lockdown.

Un 2021 di crescita

Superate le difficoltà del Covid-19 Netflix si aspetta una ripresa nei prossimi mesi del 2021 soprattutto grazie alle nuove stagioni di serie tv che mancano da quasi due anni come The Witcher o You e che torneranno nell’ultimo trimestre del 2021 (da ottobre in poi), come spiegato da Ted Sarandos co-CEO:

Quanto successo nella prima parte di quest’anno è che molti progetti che pensavamo potessero arrivare in questi mesi sono stati ritardati dalle post produzioni e dal covid e pensiamo che nella seconda metà dell’anno, sicuramente nell’ultimo trimestre, avremo il ritorno di molti titoli amati.

Ai due citati in precedenza nei prossimi mesi si aggiungeranno i già annunciati Lucifer (a fine maggio) ma anche La Casa di Carta, Cobra Kai 4 (la prima realizzata da Netflix) e Sex Education. L’investimento previsto per l’anno sarà di 17 miliardi di dollari lo stesso del 2020, superando i concorrenti in termini di investimento come Disney, Apple e Amazon.

L’obiettivo per il 2021 è riportare in catalogo i vecchi successi ma anche lanciarne di nuovi come Bridgerton che è diventata la serie più visualizzata con oltre 80 milioni di visualizzazioni e la sorpresa Che fine ha fatto Sara? che con 55 milioni di abbonati che l’hanno visualizzata è il prodotto non in lingua inglese più popolare. E per fortuna di Netflix il 19 maggio arriverà già la seconda stagione. L’obiettivo è sia lanciare film e serie tv capaci di raggiungere il pubblico globale ma anche colpire gli spettatori locali con titoli che possano conquistarli.

Netflix e il problema delle password

A frenare la crescita di Netflix c’è sicuramente il problema della condivisione delle password degli abbonamenti, che la piattaforma di streaming sta cercando di risolvere senza però rischiare di deludere i propri abbonati spingendoli verso altre piattaforme come Disney+ sempre più ricche di contenuti anche nel mondo e che ancora consentono la pratica.

Secondo un’analisi di Citibank la condivisione degli account fa perdere alla società 6 miliardi di dollari l’anno, bilanciati in termini di popolarità e curiosità verso i suoi prodotti. Gli esperimenti che stanno portando avanti puntano sull’impedire la possibilità di usare le password in luoghi diversi rispetto ai soliti ma trovando un modo che “abbia senso per i consumatori” come ha sottolineato Reed Hastings co-CEO della piattaforma.

Netflix starebbe in parallelo anche studiando dei pacchetti di abbonamento per adattarsi a diverse tipologie di clientela e alle realtà socioeconomiche del mondo tenendo ferma l’idea che a utilizzare l’account siano persone autorizzate a farlo. Greg Peters COO di Netflix ha spiegato come i comportamenti degli abbonati sono diversi a seconda delle zone. C’è chi condivide per guadagnare, chi per risparmiare ma molti per condividere con le persone vicine sensazioni provate.

La strada però appare segnata. Nel giro di un paio d’anni probabilmente la condivisione degli account sarà solo un lontano ricordo.

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