Pio e Amedeo hanno capito tutto.
I due comici foggiani hanno trovato il modo per soddisfare le richieste del pubblico conforme al loro target di riferimento e, al contempo, apparire sempre dalla parte della ragione, in caso di critiche o in caso di quelle che restano obiettive osservazioni concernenti la qualità del loro intrattenimento.
La genesi di questa ricetta perfetta è partita da Emigratis che, non a caso, è stato celebrato anche in questa prima puntata di Felicissima Sera, show andato in onda su Canale 5, quell’autocelebrazione che piace tanto agli italiani, conquistati definitivamente da Pio e Amedeo, nel blocco riguardante il COVID-19, dalla retorica del Belpaese unito, del “viva l’Italia che resiste”, dell’“abbracciamoci come una partita vinta ai mondiali”.
Al loro target di riferimento, basta poco, basta questo.
E chi non apprezza, di default, è considerato uno spocchioso, che formula la propria valutazione in base ad un pregiudizio, un prevenuto o uno con la puzza sotto il naso che inorridisce se sente battute del tipo “Fa’ i matrimoni, Tommaso, così Eros ti fa i chinotti!”, mentre sorseggia la sua tisana al tiglio.
Anche questo, è un merito di Pio e Amedeo, aver trovato un modo per farsi rimbalzare addosso le considerazioni negative e diventare, di fatto, incriticabili.
In Emigratis, con l’escamotage della rappresentazione dell’italiano medio, scroccone, scurrile e sempliciotto, Pio e Amedeo si sono permessi il lusso di fare un programma praticamente senza testi, basandosi su un canovaccio e spacciando per satira antropologica, i loro flussi di coscienza ossia le battute che tutti diciamo al bar o con gli amici: un’ottima intuizione.
Anche in Felicissima Sera, Pio e Amedeo hanno puntato sulla caciara organizzata per riempire tre ore di contenuti: dalla rappresentazione del matrimonio del sud al momento dedicato ai neomelodici. Dove non c’era contenuto, c’era il casino.
Il duo comico ha capitalizzato, quindi, questo enorme vantaggio, alimentando, tra l’altro, la loro immagine di comici scomodi, già dalle primissime battute:
Chi l’ha detto che la tv deve educare? La scuola deve educare, i genitori devono educare! Non ca*ate il caz*o a noi! L’Isola dei Famosi è educativa? Il Ken Umano è educativo? La gente vuole leggerezza!
Pio e Amedeo hanno sfruttato abilmente anche l’importanza della spalla: Amedeo, colui nel quale il target di riferimento maggiormente si identifica, che risponde a tono a Pio, che recita il ruolo, appunto, del perbenista, che fa il proprio ingresso, cantando Luigi Tenco (come se chi non apprezzasse questo tipo di comicità sia un depresso o una persona incapace di divertirsi), che si scusa con i vip presi di mira dal suo collega e che si discolpa, a fine spettacolo, ricordando che Felicissima Sera è un varietà raffinato.
È un target di riferimento, quello scelto da Pio e Amedeo, convinto veramente che i due comici possano rappresentare il politicamente scorretto, il contraltare all’eccessiva morigeratezza che sta imperversando in questi anni e che non sta risparmiando nessuno, neanche artisti che non farebbero male ad una mosca, come, ad esempio, Gerry Scotti, un target di riferimento, forse, all’oscuro di Daniele Luttazzi, di Editto Bulgaro, di Sabina Guzzanti, di Raiot, tanto per fare esempi celeri.
Un target di riferimento convinto davvero che Pio e Amedeo, domani mattina, dovranno gestire le chiamate degli avvocati per le innumerevoli denunce e querele che arriveranno loro, per aver ironizzato su fatti già risaputi (i casi di evasione fiscale dei vip), quando, invece, gli unici numeri che leggeranno saranno quelli dei dati Auditel che certificheranno il successo di questa prima puntata di Felicissima Sera.
La loro presunta, e inesistente, “scomodità” è stata, spesso, sottolineata:
– Fabio, non ci denunciare! (durante la parodia di Che tempo che fa)
– Si scherza, Tiziano! (riguardo le battute sulle accuse di evasione fiscale a Tiziano Ferro)
– Mo’ ci denuncia pure Gino! (riferimento a Gino Paoli)
– Se ci cacciano dalla tv…
Un finto politicamente scorretto, glorificato ed esaltato al massimo livello, che il loro pubblico recepisce come reale.
Ecco come Pio e Amedeo hanno raggiunto la consacrazione ossia fidelizzando una fetta di pubblico ben precisa e fregandosene di essere trasversali perché, tanto, chi non apprezza è “prevenuto”, è “spocchioso”, ha “la puzza sotto il naso”.
Tra il serio e il faceto, i due comici l’hanno sottolineato sempre ad inizio puntata:
Io non tengo neanche la terza media, questo è il pubblico di Canale 5!
Il livello del “politicamente scorretto”, quindi, secondo taluni, dovrebbe essere il seguente:
– Se evadi milioni, lo Stato ti rispetta. Se sei un poraccio che non arriva a fine mese, invece…
– Troppe tasse! Troppe tasse! Sennò ce ne andiamo tutti dall’Italia!
La verità, semplicemente, è che Pio e Amedeo sono innocui e hanno costruito il loro successo su questa dicotomia, fan vs detrattori, in cui tutti facciamo il loro gioco.
Anche se i due comici, a dire il vero, questa sera, non hanno nascosto un po’ di insicurezza, quando hanno deciso di affidare ben un’ora di spettacolo a Maria De Filippi, prima in veste di ospite, in una parodia di un people show, e, in un secondo momento, come vera e propria conduttrice di un omaggio commovente riservato ai genitori di Amedeo.
Anche in questo caso, la tranquillità di una certa, e già nota, finta trasgressione è palese che solo i fanatici possono interpretare come un atto di sovversione televisiva:
– Maria, ma ti scrivono i feticisti dei piedi?
– È vero che i tuoi cani, invece di castrarli, hai fatto loro l’allungamento del pene?
– Ad Amici, c’erano così tanti albanesi che sembrava un centro di accoglienza!
Tutto innocuo e tranquillo.
Pio e Amedeo, però, come scritto in apertura, hanno capito tutto, hanno capito la vacuità intellettuale, elevata sui social, dei tempi che viviamo, traendone vantaggio e costruendosi quell’aura da artisti scomodi che sconfiggeranno il politicamente corretto.
È un merito che va loro riconosciuto.
Ma Felicissima Sera, quindi, è un bel programma oppure no?
Poco importa…
Felicissima Sera: la presentazione
Pio e Amedeo debutteranno con il loro primo, vero, grande show televisivo, questa sera, venerdì 16 aprile 2021, in prima serata, con Felicissima Sera, il nuovo varietà di Canale 5 che andrà in onda ogni venerdì, a partire dalle ore 21:45, per le prossime tre settimane.
Pio e Amedeo, in questi tre appuntamenti con Felicissima Sera, proporranno una loro versione del tradizione varietà televisivo di prima serata, mantenendo, però, il loro stile irriverente che conosciamo perfettamente. Ai momenti comici offerti dal duo foggiano, si aggiungeranno anche grandi coreografie, performance e musica dal vivo.
Gli ospiti della prima puntata saranno Maria De Filippi, Francesco De Gregori, Emanuele Filiberto di Savoia, Tommaso Paradiso, Francesco Pannofino, Ivana Spagna e Andrea Iannone.
Recentemente, Pio e Amedeo hanno preso parte anche ai primi tre serali di Amici 20, come ospiti comici. Questa sera, quindi, i due comici ricambieranno il favore, ospitando Maria De Filippi. Ad Amici, Pio e Amedeo sono stati ospiti fissi anche nel 2019.
Per Pio e Amedeo, ovviamente, non si tratterà del loro primo programma in prima serata in assoluto. Il duo comico, infatti, ha raggiunto il successo presso il grande pubblico grazie ad Emigratis, una sorta di spin-off de Le Iene (nel programma di Italia 1, Pio e Amedeo hanno ricoperto il ruolo di inviati nel 2012 e nel 2013), andato in onda, con successo, dal 2016 al 2018, per tre edizioni, sempre su Italia 1.
In Emigratis, come ricordiamo, Pio e Amedeo viaggiavano in giro per il mondo, “scroccando” il più possibile dai vip che andavano a trovare.
Nel 2019, inoltre, Pio e Amedeo hanno anche calcato il palco del Teatro Ariston di Sanremo, durante la seconda serata della 69esima edizione del Festival.
Dopo la messa in onda della prima puntata di Felicissima Sera, su TvBlog sarà disponibile una recensione.