La Rai rende disponibili 21 centro vaccinali nelle sedi locali e in quelle di Roma, Milano e Torino
Dopo l’iniziativa di Mediaset, anche la Rai scende in campo mettendo a disposizione ventuno centri per la campagna vaccinale contro il Covid-19
Anche la Rai ha deciso di dare il proprio contributo alla campagna di vaccinazione contro il Covid-19 che ha luogo in Italia. Dopo che nei giorni scorsi Mediaset aveva annunciato il proprio progetto per realizzare una campagna di vaccinazione all’interno delle sedi di Cologno Monzese e Roma, ora anche da viale Mazzini viene presentato un piano capillare che vedrà realizzati 21 centro vaccinali sparsi sui vari territori dove la Rai è presente con le proprie sedi.
La televisione pubblica ha infatti deciso di aderire alla proposta avviata dal Commissario Straordinario per l’emergenza Covid-19, rendendosi disponibile come “punto vaccinale straordinario” per i suoi dipendenti. Ovviamente i criteri che verranno seguiti per accedere alla vaccinazione nei luoghi di lavoro saranno i medesimi indicati nell’ordinanza firmata dal Commissario Figliuolo, rispettando quindi le fasce d’età ed eventuali condizioni di elevata fragilità.
I 21 hub vaccinali saranno situati nel centro di produzione romano di Saxa Rubra, in quello milanese di corso Sempione, in quello di Torino di via Verdi, oltre che in diverse sedi regionali messe a disposizione; tali centri verranno attivati secondo le modalità previste dalle Regioni.
Sicuramente la scelta di dare fattivamente il proprio contributo alla campagna di vaccinazione rappresenta un gesto nobile e di vero sostegno al Paese da parte di Rai e Mediaset. È altresì vero che questo sostegno inizierà a dare i propri frutti quando la campagna vaccinale – ci si augura fra pochissimo – raggiungerà il proprio apice e si arriverà a vaccinare anche la popolazione in età lavorativa, dopo aver messo al riparo le fasce più deboli. Sarà proprio in quel momento, infatti, che saranno necessari non solo dosi di siero da inoculare ai cittadini che vorranno sottoporsi alla vaccinazione, ma anche luoghi e organizzazioni logistiche adeguate a sostenere una tale intensità, dato che l’obiettivo previsto è quello di raggiungere le 500 mila iniezioni giornaliere.