Nuove puntate per Report, che inaugura il suo nuovo ciclo a partire da questa sera, lunedì 12 aprile 2021, a partire dalle 21.30 su Rai 3 e su Raiplay. Come sempre, sono presenti più inchieste in ogni singola puntata, tra temi di stretta attualità e argomenti più freddi, ma come sempre d’interesse generale.
Ne è un esempio la prima inchiesta esclusiva della Primavera 2021, ovvero “Lo sterco del diavolo“, tutta ‘ambientata’ in Vaticano. Al centro del lavoro di Giorgio Mottola, realizzato con la collaborazione di Norma Ferrara e Giulia Sabella, i conti della Santa Sede e la battaglia di Papa Francesco perché siano improntati alla massima trasparenza. Una lotta senza successo che a quanto pare coinvolgerebbe anche le cause di beatificazione: stando a una denuncia inedita raccolta dalla trasmissione, un alto funzionario della Congregazione per le cause dei santi – durante la prefettura del cardinale Giovanni Angelo Becciu, l’ex sostituto della Segreteria di Stato dimessosi lo scorso settembre dopo le accuse di peculato – avrebbe chiesto una tangente per avviare un processo di beatificazione. A partire da questo caso, Report ricostruisce alcuni investimenti finanziari della Segreteria di Stato, come l’acquisto del palazzo degli ex magazzini Harrod’s di Londra costato oltre 400 milioni di euro, ma che a oggi varrebbe non più di 290 milioni. Una storia di investimenti, di faccendieri, di giochi finanziari, che da sempre sono un ottimo viatico per romanzi e spy story, oltre che per interessanti casi giudiziari (anche se è più possibile che si producano i primi…).
La puntata procede poi con due inchieste che hanno a che fare col Covid e con le organizzazioni sanitarie internazionali.
La prima si intitola “Il triangolo della censura”, realizzata da Giulio Valesini e Cataldo Ciccolella, con la collaborazione di Norma Ferrara e Eleonora Zocca: si basa su documenti esclusivi e torna sul caso della censura del rapporto OMS sull’Italia in pandemia emerso già nel maggio 2020, documenti che potrebbero riscrivere la versione ufficiale che nega il tentativo di censura operata dal direttore aggiunto Ranieri Guerra sul rapporto Oms che avrebbe evidenziato le criticità della gestione italiana della prima ondata Covid.
Per restare in tema Pandemia, si affronta il caso “Sputnik, il vaccino che viene dal freddo” di Manuele Bonaccorsi e Lorenzo Vendemiale, con la collaborazione di Edoardo Garibaldi. Il vaccino russo dichiara un’efficacia altissima (92%) a un prezzo contenuto (10 dollari a dose) e con scarsi effetti collaterali, ma per Ema il dossier per l’accettazione sarebbe ancora incompleto. Gli inviati di Report sono stati a Mosca, nelle fabbriche che producono il vaccino, prima degli ispettori dell’EMA che arriveranno a metà maggio. L’obiettivo di Report è dimostrare che il ‘ritardo’ nell’accoglimento del vaccino non è dovuto solo a motivi scientifici, ma anche a ragioni di interesse geopolitico; nello stesso tempo intende delinare la vera capacità produttiva delle fabbriche russe per capire se l’arrivo di Sputnik può essere ‘la soluzione’ per l’Europa, considerato anche che al momento sembra che in Russia il Covid non esista. Ma come stanno davvero le cose?
E questo è solo l’inizio.