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Cartabianca, la Berlinguer ospita la figlia di Mauro Corona: “Ci dispiace non averlo ancora con noi”

A Cartabianca c’è Corona, ma si tratta della figlia Marianna. Berlinguer: “Questo cognome lo conoscete tutti, ci dispiace non avere Mauro con noi”

7 Aprile 2021 03:10

C’è Corona a Cartabianca. Ma si tratta di Marianna, figlia di Mauro, allontanato dal programma ormai oltre sei mesi fa. “Do il benvenuto ad una persona speciale – ha esordito Bianca Berlinguer – questo cognome lo conoscete tutti , sapete che Mauro Corona è stato per tanto tempo con noi e ci dispiace di non averlo ancora”.

L’occasione dell’ospitata di Marianna Corona è la pubblicazione di Fiorire tra le rocce, libro scritto da quest’ultima che nel 2017 ha affrontato e sconfitto un cancro al colon.

Un confronto toccante, che però non ha impedito alla padrona di casa di allargare il campo e di tornare a parlare dell’ex compagno di viaggio: “Com’è essere sua figlia? Mauro è un padre ingombrante?”. Marianna ha sorriso e ha replicato con ironia: “Pensavo che fosse un papà normale, dopo ho capito la sua stravaganza, ma ero già grandina. Ci ho fatto l’abitudine”.

Il rapporto tra la Berlinguer e Corona (che la definì “gallina” durante uno scontro in diretta nella puntata del 22 settembre) non si è mai interrotto, con continui riferimenti e messaggi affettuosi giunti da entrambe le parti. La giornalista ha più volte evidenziato come l’epurazione dello scultore non sia dipesa da lei, puntando il dito contro il direttore di Rai3 Franco Di Mare, mentre dall’altra parte Corona ha sempre omaggiato la sua ‘Bianchina’ nel corso delle sue ospitate lontane da Cartabianca.

Dopo qualche apparizione a Stasera Italia Speciale, lo scrittore è diventato una presenza fissa a Dritto e rovescio dove duetta con Paolo Del Debbio nel blocco centrale di puntata. Nulla a che vedere con i siparietti esilaranti con l’ex direttrice del Tg 3, resi surreali dal plateale contrasto tra le due personalità. Un’alchimia unica, difficilmente riproponibile altrove, anche perché darebbe l’idea di una triste e brutta fotocopia.