La Fuggitiva, tutto quello che c’è da sapere sulla nuova serie action di Raiuno
“Un action thriller al femminile”: così il regista Carlo Carlei definisce La Fuggitiva, quattro prime serate su Raiuno dal 5 aprile, con Vittoria Puccini
Da lunedì prossimo e per quattro settimane Raiuno si dà all’action thriller. Lo fa con un titolo che offre al pubblico alcuni elementi nuovi ed altri che invece appartengono alla tradizione della fiction generalista. La Fuggitiva, in onda da lunedì 5 aprile 2021 (ma i primi due episodi sono già disponibili su RaiPlay), unisce azione e melò, proponendo una protagonista femminile scritta per essere molto differente dalle donne delle altre fiction italiane.
Carlei: “Una serie italiana ma anche internazionale”
Nelle intenzioni del regista Carlo Carlei, come detto da lui stesso durante l’incontro con la stampa, c’è la volontà “di fare una serie italiana ma che sia internazionale nel linguaggio: serie come Montalbano e Gomorra sono stati successi all’estero, ma raramente ci sono serie che parlano di argomenti vicini a noi ma raccontati con un linguaggio moderno. La tv sta cambiando, anche le generaliste devono cambiare ed adeguarsi. Questa serie è apparentemente un’action, ma ha anche dei risvolti psicologici profondi”.
Un lato psicologico che sarà rappresentato dalle due protagoniste: Arianna Comani (Vittoria Puccini) e Michela Caprioli (Pina Turco). Arianna, da piccola, è rimasta orfana dopo una rapina andata male: uno degli assassini dei suoi genitori l’ha presa con sé e portata in Bosnia, dove è cresciuta fino ai sedici anni. Poi, è tornata in Italia come rifugiata di guerra.
Nel presente, la donna è felicemente sposata con Fabrizio, assessore all’Urbanistica di un Comune nell’hinterland torinese. Quando Fabrizio viene ucciso, la Polizia sembra voler chiudere il caso velocemente, accusando Arianna dell’omicidio. Per la protagonista non resta che iniziare a fuggire, lasciandosi dietro il figlio e cercando la verità, aiutata dal giornalista Marcello Favini (Eugenio Mastandrea). A darle la caccia ci saranno il Commissario Berti (Sergio Romano) ma soprattutto la poliziotta Michela, appunto.
“Arianna e Michela sono due donne differenti tra di loro”, dice il regista, “ma che scopriranno di avere una cosa in comune che le porterà a solidarizzare l’una con l’altra. Una sorta di ferita interiore aperta, una necessità di risolvere un fantasma del passato che si portano dietro”.
Una serie la cui originalità, ci tiene a sottolineare Carlei, “è stata sposata appieno da un produttore giovane ed intelligente come Federico Scardamaglia: se La Fuggitiva è venuta bene è anche grazie a lui ed alla sua apertura mentale”.
Le protagoniste, Vittoria e Pina
La serie, insomma, ruota intorno a due donne, apparentemente distanti l’una dall’altra. Per il ruolo di Arianna, Carlei ha ammesso di avere sempre pensato a Puccini: “è una Michelle Pfeiffer italiana. Dal punto di vista recitativo è stata una sorpresa: oltre ad avere un’esperienza quasi ventennale, ha un’ottima capacità di concentrazione, cosa utile anche per il regista durante le scelte creative. Sarebbe una bravissima regista”.
Proprio Puccini, raccontando il lavoro sul personaggio di Arianna, ha rivelato di essere rimasta subito affascinata dalla sua fisicità:
“Era la prima volta che affrontavo un personaggio come questo. Ho lavorato con Carlo e con gli stunt sulle varie coreografie di combattimento. E’ stato divertente trovare questa fisicità che di solito mi appartiene poco. Mi ha divertito anche la parte dei travestimenti, il doversi inventare vari look per Arianna: è anche una metafora del percorso che compie, che la porta alla fine ad affermare una propria identità. All’inizio vive una felicità apparente, che nasconde una verità ben differente”.
Carlei ha speso buone parole anche per Turco (che il pubblico televisivo ha visto di recente nel Natale in casa Cupiello di Edoardo De Angelis): “anche lei è stata una grande scoperta, è un’attrice verace nel senso che ha un’energia cruda che porta sul set un altro metodo di concentrazione nel personaggio che deve interpretare”.
Per lei, il confronto con il suo personaggio è stato però differente:
“Mi piacciono i ruoli inadeguati, delle persone che si scoprono più forti di quello che pensavano di essere. Michela è così: all’inizio è impreparata. Mi piaceva anche il fatto che in tutta la serie queste due donne sono come un personaggio unico, paradossalmente si ritrovano nei momenti di difficoltà. La serie si occupa anche del tema dell’identità: cosa siamo quando siamo messi alle strette? Le due protagoniste trovano la loro risposta nei momenti di dolore. La risoluzione non avviene però in modo fluido, ma nel caos”.
Per costruire dei personaggi così insoliti per una fiction di Raiuno, a chi o cosa si sono ispirate? “Carlo mi aveva consigliato di vedere Hanna (serie tv disponibile su Amazon Prime Video, ndr)”, dice Puccini, “la storia di una ragazza che deve fuggire e che ha delle similitudini con Arianna. Ma è un riferimento: poi ci siamo affidati alla sceneggiatura, alla direzione ed alla nostra sensibilità verso la storia”.
Turco, invece, ha lavorato alla serie con una suggestione tutta personale: “Ho sempre visto questa fiction come un western. Ci sono i collusi che fanno dei pasticci incredibili e due donne imperfette, insicure, che nonostante questo riescono a mettere ordine dal caos. E questa idea mi piaceva tantissimo”.
La fuggitiva 2?
La serie deve ancora partire ma già ci si chiede se potrà avere un seguito: “L’ho pensata come una una limited series”, risponde Carlei, “la risposta la darà il pubblico, come sempre, che si affezionerà a questi personaggi, sarà difficile dimenticarsi di Arianna e Michela. Noi ci siamo lasciati una porta aperta, per poter eventualmente riproporli in una fase successiva delle loro esistenze. Abbiamo tracciato le linee per una seconda stagione, la più evidente è rappresentata dalla loro potenza, quello è sempre un ottimo seme da piantare. Poi, ovviamente, ci sono tante logiche produttive”.
Se ci fosse un rinnovo, sarebbe un’eccezione per Puccini, solitamente al lavoro su miniserie e film-tv e che ora è impegnata a Venezia su set della fiction Non mi lasciare, diretta da Ciro Visco. Sicuramente, tornare a vestire i panni di Arianna sarà più semplice, dopo aver già affrontato una volta un set con numerose scene d’azione: “Mi sono anche fatta male”, ha rivelato, “ho fatto una brutta caduta su una scena d’azione: dovevo proteggermi da una macchina in fiamme e intanto sparare… Era notte ed eravamo stanchi, ma la mattina successiva dovevo tornare di nuovo sul set. E’ stata una lavorazione faticosa”.