Dal 1° aprile, LOL: Chi ride è fuori, lo show comico Amazon Original prodotto da EndemolShine Italy, sarà disponibile su Prime Video per quanto riguarda le prime 4 puntate. Le restanti 2 saranno disponibili dal prossimo 8 aprile.
LOL: Chi ride è fuori conferma quel postulato stando al quale un format televisivo ha più possibilità di funzionare se può essere spiegato con meno caratteri possibili. LOL, adattamento italiano dello show giapponese Amazon Original, Documental, rispetta in pieno questo canone: una sfida fra 10 comici che devono restare seri per 6 ore, provando a far ridere i loro avversari.
LOL: Chi ride è fuori, dopo la visione delle prime puntate, effettivamente, funziona, la potenza del format arriva allo spettatore già a partire dai primi minuti, quelli apparentemente noiosi, da skippare, che, invece, in questo caso, alimentano già una notevole curiosità.
Alla vigilia della visione, si poteva temere, casomai, solamente un’eccessiva artificiosità della struttura narrativa, il fatto che le situazioni comiche potessero essere imbastite artatamente, al limite della scrittura.
LOL: Chi ride è fuori segue una traccia, è evidente, e anche necessario, ovviamente: ogni concorrente porta in scena dei props da utilizzare durante il gioco, Fedez e Mara Maionchi, nella loro control room, hanno a disposizione dei tasti che creano dinamiche e ravvivano il gioco nei momenti di stasi ma il game è credibile, di conseguenza, più godibile. I concorrenti non appaiono al meglio per tutto l’arco del gioco e ciò non è un difetto, tutt’altro, regala veridicità al programma.
Il merito principale di LOL: Chi ride è fuori, però, è un altro. Lo show Amazon Original, infatti, in un certo senso, ci permette di fare pace con la comicità pop, quella comicità popolare usurata e maltrattata nei super-contenitori di prima serata degli ultimi anni e, di conseguenza, giustamente bistrattata a causa dell’inevitabile scarsa qualità.
In questo caso, la comicità pop, che non va demonizzata a priori, favorita dal ritmo di un montaggio esemplare (ogni puntata si chiude con un piccolo cliffhanger), recepita nelle dosi giuste, intrattiene e diverte anche nei contenuti, esteriormente, più stupidi che, magari, altrove non farebbero ridere. Minuto dopo minuto, si entra nel mood giusto e anche notare un concorrente che ricorre ai mezzucci più infantili per far ridere o per trattenere la risata, ti porta a ridere di gusto.
Il cast di comici è ottimamente dosato: comici popolari, comici satirici, musicisti, vecchia scuola, nuova scuola, stand up comedy, YouTube. C’è di tutto. Fedez, quando esce dal suo personaggio, è godibilissimo, Mara Maionchi, una garanzia.
LOL: Chi ride è fuori rappresenta un primo passo evidente per riportare la comicità pop in televisione a livelli accettabili, dopo anni di show nei quali la quantità doveva avere la meglio sulla qualità. La boccata d’aria fresca, per un certo periodo, ha avuto il nome di stand up comedy.
In un periodo, però, in cui anche la caducità della stand up comedy è venuta fuori, contaminata da quella banalità che ha deteriorato per anni la comicità pop, lavorare molto di più sulla forma, oltre che ovviamente sulla sostanza, e cercare soluzioni nuove, come questa proposta da LOL: Chi ride è fuori, potrebbe essere la scelta migliore per tracciare una nuova strada da percorrere nei prossimi anni.