Un Passo dal Cielo 6, Giusy Buscemi: “Manuela torna cambiata, e tanto cambierà. La montagna? Ha un grande valore pedagogico”
L’attrice, già comparsa nella terza stagione, racconta anche la difficoltà di girare alcune scene del primo episodio su una tematica purtroppo molto nota
Non solo nuova location e nuovi personaggi, per Un Passo dal Cielo 6: la nuova stagione della fiction di Raiuno prodotta dalla Lux Vide ed in onda con otto nuovi episodi da giovedì 1° aprile 2021 ci proporrà, infatti, anche un ritorno dal passato, rappresentato dal personaggio di Manuela Nappi, a cui darà volto Giusy Buscemi.
Intervistata da Blogo (potete vedere il video a seguire), Buscemi ci ha raccontato che rispetto alla terza stagione, quando il suo personaggio era comparso per la prima volta, “Manuela è cambiata tantissimo e tanto cambierà. Nella terza stagione era un po’ ragazzina, con delle caratteristiche che un po’ ritroviamo: è una giovane donna che ha sempre avuto la sindrome da principe azzurro, è sempre un po’ dipesa dalle persone con cui stava”.
Manuela è anche protagonista, nel primo episodio (che è già disponibile in anteprima su RaiPlay), di una vicenda che ci porta di fronte al triste e purtroppo attuale fenomeno della violenza contro le donne. Senza fare troppi spoiler, possiamo dire che Manuela si trova di fronte ad una situazione non di violenza avvenuta, ma di forte rischio di diventare vittima di aggressioni da parte di una persona a lei vicina.
“Non è stato semplice girare quelle scene”, ci ha confidato Buscemi, “è un fenomeno attuale, che però si sente sempre da fuori. Provare a vivere in prima persona quello che nel caso di Manuela è la paura di una qualche forma di violenza che possa degenerare e di non essere compresa non è stato facile”.
Per l’attrice, la serie ha trovato la giusta chiave nel raccontare questo fenomeno sottolineando la necessità di comunicare le proprie paure a qualcuno:
“Nel caso di Manuela, a Francesco, che è una persona esterna -a volte è difficile parlarne con le persone che conosciamo meglio-. E’ stato bello che abbia trovato in lui un punto di riferimento: la parola che l’ha liberata è stata proprio quella del vissuto di Francesco. Lui le dice una frase che la trainerà nel corso di tutto il suo cambiamento, ovvero che con Emma (Pilar Fogliati, ndr), si sentiva libero e felice. E’ stata una frase che mi ha aiutata tantissimo a capire come poteva sentirsi Manuela”.
Infine, le abbiamo chiesto come sia stato lavorare su un set in montagna, per lei che, siciliana, è più abituata invece ai paesaggi meravigliosi offerti dal mare:
“E’ stata un’esperienza molto bella, ma devo dire per niente semplice. Essendo nata e cresciuta al mare, sono sempre stata un po’ intimorita dalla montagna, forse perché si ha paura di ciò che non si conosce. Però è stata una grandissima occasione per me per riscoprirla, anche personalmente, e per scoprire anche il grande valore pedagogico della montagna stessa. Fare la fatica di arrivare fino in cima e godersi il panorama, alla fine è anche una metafora molto bella della vita, che solo la montagna ci può dare”.