Carosello Carosone su Raiuno: trama, cast e tutto quello che c’è da sapere sul film-tv
Dalla trama al cast, passando alle difficoltà di dirigere in piena pandemia ed all’importanza della colonna sonora: tutto quello che c’è da sapere
Proseguono le repliche di fiction e film-tv in questa coda di stagione di Raiuno. Questa sera, domenica 26 maggio 2024, alle 21:25, va in onda Carosello Carosone, film-tv andato in onda per la prima volta il 18 marzo 2021, per celebrare Renato Carosone, artefice del successo della musica italiana a livello internazionale.
Un progetto, questo, prodotto da Groenlandia (la casa di produzione dei registi Sydney Sibilia e Matteo Rovere) e da Rai Fiction, scritto da Giordano Meacci e Francesca Serafini e tratto dal libro “Carosonissimo”, scritto da Federico Vacalebre ed edito da Arcana Editore. L’obiettivo uno solo: quello di portare in tv l’incredibile storia di Renato Carosone e della sua musica.
La trama di Carosello Carosone
Il film-tv diretto da Lucio Pellegrini parte dalla fine, ovvero dal 1958, anno in cui Carosone (interpretato dal giovane ma talentuoso Eduardo Scarpetta) ed il suo Sestetto, dopo un tour internazionale, arrivano finalmente a New York, dove suoneranno al prestigioso Carnegie Hall.
Carosone cerca di nascondere l’ansia per un momento così importante della sua carriera, preferendo mostrare agli altri la gioia per essere arrivato così lontano. La memoria compie così un viaggio a ritroso, che riporta il pubblico a qualche anno prima. Renato si era da poco diplomato al pianoforte al Conservatorio di San Pietro a Majella a Napoli, grazie anche agli sforzi del padre Antonio (Tony Laudadio), che lo ha cresciuto da solo dopo la scomparsa della madre (Marianna Fontana).
La sua gavetta inizia nell’Africa Orientale Italiana, come pianista e direttore d’orchestra dalla compagnia di arte varia diretta da Aldo Russo (Andrea Di Maria). Un’esperienza poco fortunata: Renato resta in Africa dopo lo scioglimento del gruppo e si dirige ad Asmara. Lavorando al night club del Teatro Odeon incontra la ballerina Lita (Italia Levidi, interpretata da Ludovica Martino): è amore a prima vista, tanto che i due non si separeranno più e cresceranno insieme Pino, il figlio di lei -un’informazione, questa, che il film-tv fornisce come uno scoop, dal momento che fino ad oggi si pensava che fosse figlio naturale di Carosone-.
Dopo la guerra, tornato in Italia a Renato viene chiesto di formare una nuova band per lo Shaker Club di Napoli: nasce così il Trio Carosone, composto anche dal chitarrista Peter Van Wood (Nicolò Pasetti) e dal batterista Gegè Di Giacomo (Vincenzo Nemolato). L’idea di riproporre brani già noti al pubblico ma in forma differente e mettendo in scena ogni volta un vero e proprio spettacolo piace: Carosone inizia ad assaporare il successo.
La popolarità vera e propria, però, arriva dopo l’incontro con il paroliere Nisa (Flavio Furno): i due collaborano alla realizzazione di brani che diventeranno dei successi incredibili, come “Tu vuò fa l’americano”, “Torero”, “Pigliate ‘na pastiglia”, “Caravan Petrol” ed “O’ sarracino”.
Il Trio diventa un Sestetto, richiesto da ogni parte del mondo: Carosone parte così per un lungo tour e partecipa anche alle prime trasmissioni televisive: il suo gruppo è il primo ad esibirsi nel programma “L’Orchestra delle Quindici”. Un successo travolgente, che però non gli fa mai dimenticare i veri affetti, quelli della famiglia, di cui sente sempre più la mancanza ed a cui non fa mai mancare il proprio sostegno.
Proprio alla luce di questa lontananza, ma anche dopo alcune riflessioni sulla propria arte e sul futuro della musica, Carosone decide di ritirarsi dalla scene: l’annuncio viene fatto nel 1959, durante la trasmissione Serata di gala.
Il cast di Carosello Carosone
Veniamo al cast di questo film-tv, che vede nei panni del protagonista il bravo Eduardo Scarpetta (discendente dell’omonimo commediografo ed attore), già visto ne L’Amica Geniale nei panni di Pasquale Peluso. Al suo fianco, come interprete di Gegè, c’è Vincenzo Nemolato, comparso in numerosi film ed in quattro episodi di Gomorra-La serie.
Ludovica Martino, ben nota ai fan di Skam Italia (ma vista anche in Liberi tutti ed in Sotto il sole di Riccione) è Lita, la moglie di Renato; Flavio Furno (Tutto può succedere, La vita promessa, Vite in fuga) è invece Nisa. Nicolò Pasetti interpreta Peter Van Wood, altro braccio destro del protagonista.
Nel cast va citata anche la presenza di Andrea Di Maria (Aldo Russo), Leonardo Lidi (Remigio Campi) ed Alfonso Postiglione (Gennario Maggio). Marianna Fontana (Romulus e “Capri-Revolution”, in cui ha recitato anche Scarpetta), infine, compare in un cameo nei panni della madre di Carosone.
Il regista: “La rinascita basata sull’arte”
Dietro la macchina da presa Lucio Pellegrini, che ha dovuto dirigere un cast in piena pandemia:
“Dal primo giorno di riprese, ho sentito una perfetta assonanza tra il periodo drammatico che stiamo vivendo, questi lunghi mesi di pandemia, e gli anni dolorosi della storia che stavo raccontando. Mi sembrava una bellissima sfida proporre oggi un’idea di rinascita basata sull’arte, il talento e il valore delle proprie radici”.
Anche per questo, il regista ha voluto mettere in scena un racconto che fosse leggero e che sapesse sottolineare la dedizione per il lavoro del protagonista, senza dimenticarsi dei momenti più spensierati:
“Con l’aiuto dei miei collaboratori, ho immaginato un mondo visivo rigoroso ma anche lievemente onirico, preparato accurati effetti digitali e reinterpretato le esibizioni musicali e teatrali di Carosone, che sono state il principale veicolo del suo successo”.
La colonna sonora di Stefano Bollani
Un film-tv in cui la musica riveste un ruolo così importante, non poteva non avere un curatore altrettanto prestigioso. Il Maestro Stefano Bollani cura la colonna sonora del film: proprio lui ha raccontato che all’età di undici anni aveva scritto una lettera a Carosone, che gli rispose consigliandogli di iniziare a studiare il Blues, “alla base di tutto”.
“La creazione della colonna sonora che accompagna e puntella Carosello Carosone”, ha spiegato, “è stata per me un viaggio dove l’improvvisazione nasce da ricordi di un mondo che sento di conoscere bene attraverso i racconti musicali unici di Carosone”.
Ma se in alcuni momenti Bollani ha potuto immaginare cosa avrebbe suonato Carosone in Africa (non avendo documenti da cui attingere), quando ha riproposto i suoi storici brani è rimasto fedele alle partiture, “perché i brani di Carosone, i suoi arrangiamenti sono per me e per tutti dei piccoli gioielli intoccabili. Non serve aggiungere nulla, vanno suonati. Così come sono”.
Carosello Carosone su RaiPlay
E’ possibile vedere Carosello Carosone in streaming sul sito ufficiale della Rai e sull’app per smart tv, tablet e smartphone, mentre da domani si potrà vedere nella sezione Guida Tv/Replay.