Canzone segreta ha il pubblico in studio ma si consuma su uno sfondo monocromo arancione, su un palco incredibilmente grande che neanche la spigliatezza e la bravura di Serena Rossi riesce a riempire e che restituisce una sensazione di vuoto patinato che disorienta. Perché inizio dal palco? Perché è una rappresentazione plastica del contenuto: tante parole usate per costruire un’emozione che arriva già sgonfiata sullo schermo, già preparata, consumata, quasi digerita dal pubblico ‘grazie’ ai racconti di chi partecipa alla ‘sorpresa’ meno sorprendente che si può immaginare. Viene raccontato al pubblico non solo tutto quello che vedrà l’ospite, ma di fatto viene anticipato quello che dovrà sentire, provare e mostrare ai telespettatori, pena (quasi) la delusione.
Tante parole, dunque, che chiedono al pubblico a casa un grande impegno, una grande intenzione di collaborare con il programma per dargli una chance. Ma l’intrattenimento, forse mai come in questo secondo marzo in Pandemia, ha bisogno di far pensare il meno possibile, deve conquistare al volo, deve assorbire; sempre di più si assiste a programmi che provano la ‘fictionalizzazione’ del racconto piuttosto che lasciare che le emozioni fluiscano dagli eventi. In fondo qui l’evento è debole per format, quindi si cerca di sostenerlo dall’esterno. Ma sono curiosa di capire quanti abbiano cambiato canale sulla prima lunga attesa su sfondo nero che doveva simulare la ‘tensione’ della sorpresa, visto che anche Argentero ha pensato che fosse il momento di togliere il disturbo. E Carlo Conti che chiede un telecomando per provare a cambiare canale mentre si cerca di creare una suspence vince tutto: il suo arrivo sul palco è il definitivo svelamento del meccanismo che lui, da autore, conosce perfettamente. “Faccio quello che freme, ok…” mentre riesce a prendere le redini del programma anche al buio, nel vuoto, facendo tv.
Il programma, per format, è l’istituzionalizzazione del videomessaggio/omaggio che serve nell’emotainment ad abbattere le difese (diciamo) dell’intervistato meno collaborativo, arte in cui le signore della domenica sono maestre. C’è il messaggio del collega, l’esibizione dell’amico/collega, l’apparizione dell’amico che mai si mostrerebbe alle telecamere, l’esibizione a sorpresa di parenti/amici (che in qualche caso è più autoreferenziale che dedicata).
La missione che si è data Rai 1 non è facile: il format, lo ripetiamo, è di per sé deboluccio per reggere 155’ di spettacolo di prime time (senza pubblicità), per quanto bravi siano ospiti e sorprese (penso a Stefano Fresi in apertura, Vecchioni che canta Sogna, ragazzo sogna per l’amico Tardelli, o il colpo di classe con Riccardo Cocciante per Franca Leosini, ma poi giusto per fare qualche esempio). Ma se si parla di sorprese coinvolgenti, il riferimento non può che essere uno e uno solo: Carràmba. O per riferimenti più recenti il format ‘Sorprese’ di C’è Posta per Te che si risente nel racconto di Lillo & Greg per Virginia Raffaele. Alcuni quadri sono impegnativi, ma vengono quasi ‘sprecati’. Alla fine ogni storia cerca di portare sullo schermo un diverso emo-format: per certi versi, questa prima puntata di Canzone Segreta si presenta come un metaformat di un genere.
Sarà per i protagonisti ‘celebrities’, sarà per il fatto che se la cantano e se la suonano da soli, sarà che la pandemia richiede gruppi ‘familiari’ e di prossimità, ma la sensazione generale è quello di essere degli infiltrati a casa di qualcuno che ci ha invitato a una festa per fare numero, per quanto si sia graditi, ma decisamente estranei al gruppo. Un peccato, ma la debolezza è nel format prima ancora che nella resa che non aiuta con quel palco, quelle luci, quelle dimensioni, quella freddezza. Ma una certezza c’è, Serena Rossi.
Canzone segreta, Serena Rossi prova per Sanremo? Anticipazioni prima puntata
Debutta questa sera, venerdì 12 marzo, in prima serata su Rai 1 Canzone Segreta, nuovo format a base di musica e di talk dell’ammiraglia Rai che sfodera un cast di ospiti di primo livello e un’attrice dalle spiccate doti televisive che non ci dispiacerebbe possa, un giorno non troppo lontano, conquistare il palco dell’Ariston (e non come co-conduttrice per una ‘sera’).
Dopo Il Cantante Mascherato e mentre A Grande Richiesta si è spostato sui lidi meno competitivi – ma non meno agevoli – del martedì sera, Rai 1 testa altri format di intrattenimento, tenendoli però lontani da quel prime time del sabato saldamente nelle mani di Maria De Filippi. Tenta, piuttosto, di rinsaldare l’abitudine al consumo il venerdì sera – di cui è stato precursore Carlo Conti, a memoria – con questo nuovo format dal sapore essenzialmente emotainment prodotto in collaborazione con Blu Yazmine.
In tutto cinque puntate ricche di ospiti che saranno messi al centro dello show, visivamente e narrativamente: seduti su una poltrona bianca che fa da fulcro scenografico e diegetico, gli ospiti – volti noti del mondo dello spettacolo, dello sport, del giornalismo, e non solo – avranno modo di ‘godersi’ una sorpresa, reagire e raccontarsi. Filo conduttore una canzone del cuore: a partire da quella si snocciola un percorso di ricordi e di racconti. E per ‘lenire’ la ‘spremuta di cuore’ anche una sorpresa canora da parte di un cantante o di un gruppo che arriva apposta per ‘omaggiare’ l’ospite d’onore con una versione rinnovata della ‘canzone segreta’, diversa per arrangiamento, orchestrazione, tonalità e accompagnata da un corpo di ballo. Una scelta certo ‘pericolosa’ visto che variare una canzone del cuore tanto da trasformarla in altro non è proprio il necessario viatico per il brivido, ma diventa lo spunto per il ricordo.
Gli ospiti della prima puntata sono Cesare Bocci, Marco Tardelli, Veronica Pivetti, Luca Argentero, Virginia Raffaele, Franca Leosini, per la gioia dei leosiners, e Carlo Conti, pronto a benedire la padrona di casa Serena Rossi.
Come seguirlo in diretta e in live streaming
Canzone Segreta è un programma di Tiziana Martinengo, Barbara Boncompagni, Salvo Guercio, Matteo Bracaloni, Annarita Sasso; la scenografia è di Luca Arcuri, il direttore della fotografia è Andrea Giusti, la regia è di Piergiorgio Camilli. Si tratta di un adattamento del francese La Chanson Secrète, in onda su TF1: una delle differenze fondamentali è che ha un solo ospite per sera e che nella versione originale dura 2 ore. Il programma va in onda per cinque settimane alle 21.15 su Rai 1 ogni venerdì ed è visibile in live streaming su RaiPlay, dove è poi disponibile on demand.