Il vincitore di MasterChef Italia 10 è Francesco Aquila. La vittoria è arrivata al termine di una doppia puntata finale densa e preziosa con uno skill test di livello superiore. “Abbiamo tre vincitori davanti”, dice Antonino anche un po’ commosso alla consegna del dessert, ultimo piatto dei menu ideati e proposti dai finalisti.
Ma la vittoria è arrivata per Aquila, al termine di un percorso davvero strepitoso. Hanno vinto talento, passione e curiosità, dicono i giudici. La sua trasformazione è degna di un film: è entrato come un personaggione, ma ha progressivamente lasciato andare un pezzo alla volta la sua armatura per mostrare tutta la sua passione, tutta la sua concreta tecnica, tutta la sua creatività. Dagli occhiali fumè è passato allo sguardo limpido ed entusiasta, agguerrito e candido: da adolescente ribelle a bambino in un negozio di giocattoli, che in questo mestiere equivale alla maturità quando unita al rigore della cucina.
Come menu, Aquila ha portato My Way.
«La vita si divide in tre tempi: il passato, il presente e il futuro. Questi, anche se apparentemente diversi, hanno una cosa in comune: il tempo, che ho da sempre cercato di non perdere, in famiglia e in amore e soprattutto nella mia realizzazione»
dice nella sua presentazione. Antipasto Tavola pronta (funghi cardoncelli, stracciatella, borragine, pane, peperone crusco, origano e sfera di gazpacho pugliese), primo La Nina, la Pinta e la Santa Maria (gyoza con ventresca di tonno, ‘nduja e finocchietto, con crema di patata viola, aglio nero e cime di rapa); il secondo Finestra sul sogno n’capriata di Wagyu (filetto di Wagyu in consistenze diverse, con fave alla vaniglia, cicoria, puntarelle, porro bruciato, germogli e fiori) e come dessert “Scarcedda n’uovo”, una scarcedda – dolce pugliese tipico del periodo di Pasqua – al cocco con finto uovo di Malibù e frutti esotici.
Un trionfo davanti ai suoi genitori, ma un trionfo per tutti. Soprattutto per una scrittura televisiva che è riuscita a dare il meglio nell’anno più difficile di tutti.
Complimenti e auguri a tutti: a Irene, 21 anni di creatività esplosiva che siamo certi andrà lontano; ad Antonio, per aver trovato un altro se stesso; ad Aquila perché voli altissimo e libero. E a MasterChef Italia: non vediamo l’ora di seguire la prossima edizione.