Panariello: “Il mio Sanremo più complicato di quello di quest’anno. Io non avevo i cantanti”
Inaspettata presa di posizione di Panariello: “Il mio Festival più complicato di quello di quest’anno. Amadeus non ha il pubblico, io non avevo i cantanti”
Un Festival in piena pandemia, tra zone rosse, restrizioni, rigidi protocolli sanitari da rispettare, distanziamenti e soprattutto un Ariston senza pubblico. Basterebbe questo per considerare l’edizione 2021 come quella più complicata di sempre, eppure c’è chi dissente, come Giorgio Panariello, che Sanremo lo condusse esattamente quindici anni fa.
“Il mio Sanremo fu molto più complicato di quello di Amadeus e Fiorello”, afferma a sorpresa lo showman a Tv Talk. “A loro mancherà il pubblico e questa è una cosa spiacevole. Fiorello senza pubblico dovrà cercare di tirare fuori tutta l’esperienza dei villaggi turistici. Ma io non avevo i cantanti, è un po’ differente”.
Una chiara presa di posizione, seppur espressa col sorriso sulle labbra. Insomma, secondo Panariello il Festival numero 56 incontrò molti più ostacoli perché privato di coloro che di una manifestazione musicale dovrebbero essere i protagonisti indiscussi.
Ma fu davvero così? Al di là delle interpretazioni e dei gusti soggettivi, la risposta è no. A meno che non si considerino dei principianti artisti del calibro di Alex Britti, Gianluca Grignani, Ron, Michele Zarrillo, Anna Oxa, Noa, Anna Tatangelo, Dolcenera, Ivana Spagna e Nomadi. Tutti in gara, tutti sul palco.
In corsa, inoltre, c’erano pure band all’epoca amatissime dai giovani come Zero Assoluto e Sugarfree, questi ultimi reduci dal tormentone pop-rock ‘Cleptomania’. Se poi si aggiunge che tra i giovani spiccava Simone Cristicchi, già noto grazie a ‘Vorrei cantare come Biagio Antonacci’, il cerchio si potrebbe tranquillamente chiudere. Anzi no, perché ci siamo dimenticati di chi quel Festival lo vinse: Giuseppe Povia. Evitando discussioni sulla qualità del brano ‘Vorrei avere il becco’ e sul percorso che avrebbe intrapreso in seguito, è doveroso ricordare che dodici mesi prima il cantautore milanese era stato osannato in maniera unanime per ‘I bambini fanno ooh’, eseguita fuori concorso.
La lamentela sarebbe stata accoglibile se a portarla avanti fosse stata Simona Ventura, in quanto il Sanremo del 2004 venne effettivamente ostacolato dalle major discografiche. “Non avevano mandato nessun cantante, erano tutti ragazzi, quasi tutti sconosciuti o fuori dalle case discografiche”, raccontò la Ventura qualche anno fa a La mia passione. “Marco Masini, che vinse con l’Uomo volante, era fuori dalla casa discografica in quel momento”.
Tornando a Panariello, il suo Festival ad oggi è tra i quattro meno visti degli ultimi venti anni assieme a quello di Baudo del 2008, di Fazio del 2014 e della stessa Ventura. Se nel 2006 responsabilità ci furono, non vanno di certo addebitate al cast.