Barbara d’Urso difesa da Nicola Zingaretti: “C’è bisogno di lei in tv”

Uno pensa sempre di averle viste tutte nella vita, poi arriva il segretario del Pd e ti sorprende. La novità di oggi è Barbara d’Urso difesa da Nicola Zingaretti. Avete letto bene.

A distanza di poche ore dalla notizia (la prima indiscrezione è stata lanciata da Dagospia ieri, noi di TvBlog abbiamo aggiunto ulteriori dettagli), il segretario del Partito democratico ha deciso di esprimere in un tweet qualcosa che somiglia ad un messaggio di solidarietà nei confronti della conduttrice di Canale 5:

Barbara d’Urso in un programma che tratta argomenti molto diversi tra loro hai portato la voce della politica vicino alle persone. Ce n’è bisogno! #noneladurso

Un cinguettio la cui definizione perfetta è cringe e che in pochi minuti è diventato virale sui social, con tanto di più o meno ironiche ipotesi (non confermate al momento) che il governatore della Regione Lazio e la conduttrice di Pomeriggio Cinque in comune abbiano il social media manager.

Intanto proprio oggi il quotidiano Il Giornale, in un pezzo a firma RS, ha scritto che le parole pronunciate ieri da Barbara d’Urso a Pomeriggio Cinque (“Quello che si legge sui social è importante, quello che si dice anche ma ci sono molti siti che spesso anche con cattiveria, raccontano le notizie a loro modo“) sono da interpretare come una vera e propria smentita alla notizia della chiusura del suo programma domenicale sostenendo che per Carmelita, definita la più grande stakanovista della tv, “forse ci sarà un po’ di riposo (ma poco)” e che la chiusura ad aprile di Live è soltanto “un avvicendamento naturale” in palinsesto.

Per la cronaca, in queste ore su Twitter anche Imma Battaglia ha preso le difese della d’Urso sostenendo che la conduttrice “capace di influenzare e contaminare la politica usando il linguaggio del popolo“, sia vittima del “sessismo imperante di questo momento storico“.

P.S. Domenica scorsa ad elogiare la d’Urso era stato Rocco Casalino, ospite in studio a Live, sottolineando la sua capacità di incidere con le sue trasmissioni nell’opinione pubblica, anche in termini di consenso elettorale dei politici.