Le indagini di Lolita Lobosco, la fiction donna che sa farsi sentire (ma che somiglia troppo a…)
Tanti i meriti della fiction, che però somiglia troppo ad un’altra produzione Rai andata in onda da poco…
Fonte: Duccio Giordano
Il percorso che la Rai, tramite la fiction, ha intrapreso in questi anni a favore dell’evoluzione delle figure femminili raccontate nelle proprie storie è encomiabile. Un percorso che ha fatto enormi passi e che permette, oggi, di avere sul piccolo schermo donne capaci di raccontarsi oltre gli stereotipi di cui soffriva la serialità italiana in passato. Quanto appena scritto si può riassumere perfettamente anche per Lolita Lobosco.
Una produzione che è frutto delle scelte fatte da Rai Fiction negli anni e che ora trovano una loro posizione con forza e garanzia di successo. Perché sì, Luisa Ranieri nei panni del nuovo Vicequestore di Bari nato dalla penna di Gabriella Genisi vince e convince, azzeccando in pieno il personaggio nato prima per la carta ed ora approdato in tv.
Lolita Lobosco e quelle somiglianze con Imma Tataranni
Se da una parte tutti questi elementi rafforzano l’immagina di una donna moderna, emancipata e libera da cliché, dall’altra pesa proprio il paragone con il personaggio (proveniente anch’esso da dei libri, scritti da Mariolina Venezia) interpretato sul piccolo schermo da Vanessa Scalera.
Lolita e Nunzia Lobosco, la vera forza del racconto
Così, Lolita Bosco è una serie nuova ma anche già vista. Nel suo voler rafforzare gli ideali di cui sopra, si ritrova a proporre situazioni e schemi troppo simili a quanto già visto solo due anni fa. L’unica vera differenza sta nello status di Lolita, single e poco incline alle relazioni, oltre che nell’importanza che assume la madre Nunzia (Lunetta Savino) nella sua vita.
L’accoppiata madre-figlia diventa così qualcosa su cui la serie dovrà insistere per trovare la propria originalità: sia sul fronte comedy, ma anche su quello dello sviluppo della narrazione dei personaggi che le circondano. Lolita Lobosco, ad ogni modo, è parte orgogliosa di quella fiction donna che si sta facendo strada, a testa alta e con meritato successo. Se si devono trovare dei difetti, quelli, ahinoi, sono imputabili ad un tempismo poco centrato ed al rischio che pubblica avverta un deja-vu.