Scintille a Dritto e rovescio tra Giuseppe Cruciani e Andrea Romano. Non un confronto inedito tra i due, abituati a bisticciare nel programma di Paolo Del Debbio, ma con toni che stavolta sono sembrati particolarmente inaciditi.
A far scattare la scintilla – o il pretesto – è la t-shirt indossata da Cruciani. “Mi sono presentato con la maglietta raffigurante un santo, perché finora Draghi è stato santificato, presentato come colui che risolverà tutti i mali dell’Italia, che farà le grandi riforme, che ci farà vivere meglio. C’è stato uno slinguazzamento generale”.
Non un’accusa al neo-presidente del Consiglio, semmai una critica agli adulatori e alla massiccia dose di elogi a scatola chiusa. “Io aspetto – insiste Cruciani – fino ad adesso sulle cose fondamentali questo santo non ha detto una parola. Lo vedremo alla prova”.
Esternazioni che irritano Romano, che va subito all’attacco: “Gli italiani sono molto più saggi di quanto dice Cruciani, quello con la maglietta. Draghi al di là delle ironie è una persona che sa di cosa parla e ha parlato chiaramente sul covid”.
I riferimenti al look non sono un caso isolato. Anzi, si ripetono con insistenza nel corso del battibecco: “Forse Cruciani era impegnato a mettersi la maglietta e non lo ha sentito. Si occupi della maglietta e mi lasci parlare, è esperto di magliette”.
Il conduttore de La Zanzara a quel punto ribatte: “Non sono esperto di magliette, ma sicuramente sono molto più esperto di lei di magliette. Non so di cosa sia esperto lei”.
Il conflitto si inasprisce nel giro di pochi secondi, con il parlamentare del Pd che non si contiene più: “Cruciani, forse lei non ha fatto l’antidoping, si tranquillizzi. La vedo agitato”. Immediata la controreplica di Cruciani: “Non prendo sostanze stupefacenti, non mi dopo e non fumo. È lei che è fumoso”.
Tutto finito? Nemmeno per sogno, perché non appena il dibattito si sposta sulla mancata riapertura delle piste da sci, si torna a battagliare: “Ma cosa ne sai tu – provoca Romano – occupati del tuo campo, quello delle magliette e dei capelli”.
E’ la goccia che fa traboccare il vaso, con Cruciani che per la prima volta si rivolge a Del Debbio:
“Allora Paolo, se questo signore qui è venuto per parlare con una persona che si occupa delle stesse cose di cui si occupa lui bene, se invece delegittima le altre persone mi alzo e me ne vado. Sicuramente di magliette e di capelli me ne intendo più di lei”.