Lui è peggio di me: un doppio late show che ha preso quota ma con fatica
La recensione della prima puntata di Lui è peggio di me, il nuovo show di Rai 3, con Giorgio Panariello e Marco Giallini.
Lui è peggio di me, ad esser subito inevitabilmente sinceri, non stava promettendo molto bene, con i primi blocchi di programma.
Lo show di Giorgio Panariello e Marco Giallini, infatti, definito “sit show”, inizialmente, aveva l’aria di essere un varietà interamente scritto, un po’ come quei comedy talk show abbastanza in voga negli anni 2000, tipo Bla Bla Bla di Lillo & Greg o Cuork – Viaggio al centro della coppia di Bianchi e Pulci, per fare due esempi estemporanei.
Ritornando nel 2021, il paragone con Una pezza di Lundini, il programma che, assieme a Il Collegio, ha avvicinato la Generazione Z a mamma Rai, è apparso inevitabile ma Lui è peggio di me, più che nonsense, rimane nella sfera del surreale.
Un “sit show”, alla carta, è altamente rischioso in quanto richiede estrema abilità sia dal punto di vista autorale che recitativo, più un montaggio tattico che renda ritmato lo show.
Fortunatamente, Lui è peggio di me non ha commesso l’errore di non affidarsi all’estro e alla capacità di improvvisare dei due padroni di casa, Giorgio Panariello e Marco Giallini, “inquilini” forzati, in uno studio diviso rigorosamente in due (studio classico da late show per Panariello e scenografia più “metropolitana” per Giallini), di uno show del quale entrambi rivendicano l’esclusività (la gag in questione si ripete spesso e, almeno per ora, non ha rasentato la stucchevolezza).
Il varietà ha preso quota proprio nei momenti in cui ha abbandonato quelle velleità inutili da show sperimentale, non lasciandosi tentare dalla leziosità. In un momento dove l’intrattenimento è azzoppato a causa dell’assenza di pubblico, testare nuovi registri rischia di rivelarsi solo una scelta più che imprudente. È abbastanza inutile, quindi, anche commentare, per l’ennesima volta, il ricorso alle risate e agli applausi finti.
Meglio rimanere nel tradizionale, che non deve essere, per forza, sinonimo di antiquato.
Dopo un inizio fiacco, con una Serena Dandini ospite impalpabile (non per colpa sua) e con Luca e Paolo che hanno resuscitato la gag dei Cugini Merda vista a Le Iene, l’idea di un’intervista doppia a distanza con Antonello Venditti e Francesco De Gregori, nella quale uno ha svelato aneddoti e curiosità dell’altro, un momento di talk show reale, quindi, e non artefatto, ma neanche serioso, si è rivelato il punto di svolta di questa prima puntata dello show.
Lui è peggio di me, in quel preciso punto, ha preso finalmente quota, decollando con fatica.
Il resto dello show è apparso maggiormente in discesa, con l’idea iniziale della “strana coppia” rivisitata in una chiave apprezzabile: ospiti che utilizzano lo studio di Panariello solo per uscire (Marracash ed Edoardo Leo), Kasia Smutniak che finge di avere un’esclusiva da Panariello, Filippo La Mantia, altro ospite “rubato” da Giallini, Panariello che guarda con invidia le numerose ospiti femminili che si recano nell’altro studio o che prende il “sole” o si rifà il look perché non ha ospiti da intervistare.
Quando lo show ha preso quota, anche le parti interamente scritte, paradossalmente, hanno preso una forma diversa (Marco Travaglio che commenta i recenti fatti politici con canzoni di Renato Zero, Piero Dorfles che rimprovera Panariello mentre mangia la pasta o che dà lezioni di tv culturale).
Lui è peggio di me ha funzionato proprio nei momenti in cui Panariello e Giallini non sono stati chiamati a recitare la parte di loro stessi, che conosciamo ed è inutile riproporre: è stato interessante vedere Giallini, a cui è impossibile non voler bene, suonare la chitarra per Marracash o nell’omaggio a Milano insieme a Edoardo Leo, un po’ meno nel prevedibile monologo con musica struggente in sottofondo.
Stesso discorso per Panariello: benissimo, nelle vesti di intervistatore e nella gag con un giornalista (che non gli portò molta fortuna in Panariello non esiste), maluccio, nell’impalpabile monologo iniziale.
Per quanto riguarda i momenti in coppia, evitabile, il momento della lista alla Fazio/Saviano che ha reso il finale specularmente uguale all’inizio moscio, chiudendo negativamente un cerchio.
Quello che abbiamo capito di Lui è peggio di me, quindi, è che è tutta una questione di equilibrio tra scrittura e improvvisazione: basta un niente per rovinare tutto.
Uno show, quindi, a suo modo, coraggioso.
La presentazione
Lui è peggio di me è il nuovo show di Rai 3 che vedrà protagonisti Giorgio Panariello e Marco Giallini e che avrà inizio a partire da questa sera, giovedì 11 febbraio 2021, dalle ore 21:20. Lo show, come ricordiamo, avrebbe dovuto andare in onda giovedì scorso, 3 febbraio, ma il programma slittò per fare spazio ad uno speciale del Tg3 dedicato al premier incaricato, Mario Draghi.
Lui è peggio di me sarà un “sit show” ambientato in due scene diverse, racchiuse in un unico studio, dove i due padroni di casa offriranno due ore di spettacolo tra monologhi, interviste, canzoni, gag con ospiti ma anche momenti di cucina, teatro e attualità.
Nel corso delle quattro serate, sarà presente anche la band diretta da Maurizio Filardo.
Gli ospiti della prima puntata saranno Serena Dandini, Luca e Paolo, Marracash, Kasia Smutniak, Antonello Venditti, Francesco De Gregori, Paola Turci, il giornalista e critico letterario Piero Dorfles, Marco Travaglio, lo chef Filippo La Mantia ed Edoardo Leo.
Per Giorgio Panariello, ovviamente, il varietà televisivo non è affatto una novità considerando le tre edizioni di Torno Sabato e gli show Ma il cielo è sempre più blu, Panariello non esiste (andato in onda su Canale 5) e Panariello sotto l’albero. Da ricordare, anche Panariello, Conti, Pieraccioni – Lo Show, trasposizione televisiva dell’omonimo spettacolo teatrale.
Marco Giallini, invece, questa sera, farà il suo esordio assoluto come conduttore televisivo.
Per Rai 3, infine, si tratterà del terzo varietà stagionale dopo Qui e Adesso con Massimo Ranieri e Ricomincio da Raitre condotto da Stefano Massini e Andrea Delogu.
Lui è peggio di me è un programma di Giorgio Panariello, Marco Giallini, Giovanna Salvatori, Massimo Martelli, Giorgio Cappozzo, Martino Clericetti, Flavio Nuccitelli, prodotto da Rai 3 in collaborazione con Friends & Partners, con la regia a cura di Stefano Vicario e Fabrizio Guttuso Alaimo.
Al termine della messa in onda della prima puntata, su TvBlog sarà disponibile una recensione.