Il vero retroscena della politica lo racconta Propaganda Live
Propaganda Live mostra quel che non si è visto dell’ultima ‘conferenza’ stampa di Conte Premier, quella sul banchetto in piazza Colonna…
Nella puntata di venerdì scorso, Propaganda Live ha raccontato il backstage dell’ultima conferenza di Giuseppe Conte da Presidente del Consiglio, quella andata in scena davanti a Palazzo Chigi (da non inquadrare) con una scrivania come appoggio e un assembramento inconcepibile di giornalisti a fare da controcampo. Una situazione tra l’incredibile e l’imbarazzante di cui Diego Bianchi ha mostrato i preparativi, nonostante se la sia ‘persa’ dopo giorni passati davanti ai palazzi della politica (con l’amico e ormai spalla Paolo Celata). Ma le immagini sono state raccolte dai colleghi presenti in Piazza Colonna intorno alle 13.45 di giovedì 4 febbraio.
Il segmento proposto nel reportage settimanale di Propaganda Live ha di certo aiutato i non addetti ai lavori a capire il lavoro di un cronista politico nell’era Conte/Casalino. L’allestimento di un set ‘parzialmente istituzionale’, che doveva servire a far parlare il Premier a pochi minuti dall’incarico esplorativo a Mario Draghi, ma con un sottotesto da ‘privato cittadino’ espresso da quel “Non inquadrate Palazzo Chigi perché non parla solo come Istituzione” detto dal suo portavoce Rocco Casalino; l’improvvisazione della triste scrivania messa in mezzo alla piazza simbolo della Repubblica italiana, che unisce Camera dei Deputati e Governo, l’assembramento di giornalisti costretti a stare a distanza dal banchetto per l’inquadratura, ma stretti per riuscire ad avere una ripresa decente; l’audio sporco a causa della distanza; il cumulo di microfoni. In sostanza, la prepotenza di un rapporto disequilibrato e inefficace tra politica e giornalismo. Propaganda Live finisce per essere il vero retroscena della politica italiana, non quello fatto di rumors e pettegolezzi, di stilettate e intrighi, ma quello che racconta quel che non si vede, ma è sotto gli occhi di tutti.
Propaganda Live continua, quindi, ad essere uno dei migliori approfondimenti sulle dinamiche della politica e della comunicazione in Italia, al di là dei singoli eventi e dei singoli personaggi. Un compendio di turbo(anti)politica, citando in parte il titolo di un saggio di Edoardo Novelli ormai datato, che nel 2005 raccontava 60 anni di politica italiana e che fu la base anche di una puntata cult de La SuperStoria di Andrea Salerno.
E il racconto continua.