Rai 5, il nuovo spot ricorda che esiste già una ‘netflix della cultura’
Rai 5 ha lanciato un nuovo spot che promuove la sua programmazione in onda da pochi giorni. “Rai 5, l’arte a occhi aperti” è il claim scelto per questa campagna nella quale il canale (visibile al 23 del DTT) sembra rivendicare l’impegno costante nel produrre contenuti di prestigio e costruire un palinsesto quotidiano che offre
Rai 5 ha lanciato un nuovo spot che promuove la sua programmazione in onda da pochi giorni. “Rai 5, l’arte a occhi aperti” è il claim scelto per questa campagna nella quale il canale (visibile al 23 del DTT) sembra rivendicare l’impegno costante nel produrre contenuti di prestigio e costruire un palinsesto quotidiano che offre opera lirica, musica classica, grandi classici del teatro, visual art, approfondimenti e documentari. Una chicca.
Visto poi nell’ottica della prossima apertura della ‘netflix della cultura’ voluta dal Ministro della Cultura Dario Franceschini – ItsArt, compartecipata al 51% da Cassa Depositi e Prestiti e al 49% dalla piattaforma privata Chili -, lo spot sembra ricordare a tutti – Ministero in testa- che una piattaforma delle arti esiste già e dal 1954, oggi anche fruibilie gratis on line. Si chiama Rai ed è finanziata in parte con fondi pubblici in virtù di un contratto di servizio pubblico.