Festival di Sanremo 2021, per un momento non c’era più
Venerdì sera il Festival di Sanremo non c’era più. Ecco cosa è accaduto rispetto alle polemiche legate alla realizzazione del Festival della canzone
Venerdì sera il Festival di Sanremo 2021 non c’era più. Le polemiche avevano raggiunto un punto tale che pareva davvero che quest’anno Rai1 avrebbe dovuto rinunciare al suo programma più importante. Poi è accaduto qualcosa, vediamo cosa, ma andiamo con ordine. Sanremo se si fa, lo si deve fare per un volere compatto e comune di tutte le parti in causa che sono addette alla sua realizzazione. Metterci la faccia e caricarsi di tutte le responsabilità di questo mondo non è scritto in nessun contratto e se ci sono polemiche per la realizzazione della kermesse canora più importante del paese deve essere chiara e limpida la volontà di tutti di andare avanti, ma con paletti ben precisi di massima sicurezza sanitaria. Paragonare il teatro Ariston ad un teatro qualunque non sta in piedi, anche perchè il Festival di Sanremo è ormai da anni un programma televisivo e conseguentemente quel teatro va equiparato ad un qualunque studio, come per esempio sono i teatri della Elios da dove si realizza Amici, con tanto di pubblico, giusto per fare un esempio.
Fare il Festival di Sanremo senza pubblico sarebbe agli occhi dei suoi organizzatori e di chi conosce un minimo di grammatica televisiva una cosa impraticabile. Venerdì sera tutti questi nodi sono venuti al pettine e per un momento il Festival di Sanremo 2021 non c’era più. Si è resa indispensabile quindi una catena di comunicazione per farlo ripartire il cui primo anello è stata l’intervista rilasciata dal direttore artistico Amdeus al Corriere della Sera. I contenuti di questa intervista ve li abbiamo già proposti da queste colonne ed i punti fondamentali riguardavano appunto la presenza del pubblico al teatro Ariston, ma anche la questione relativa al palco esterno in piazza Colombo, la cui mancata realizzazione farà perdere i 10 milioni che sarebbero arrivati dallo sponsor Ferrero.
C’è stata anche richiesta poi di un fronte unito rispetto a tutte le polemiche scattate in questi giorni, oltre che un messaggio alle major discografiche rispetto alla loro richiesta di un Festival blindato, per Amadeus e la Rai impraticabile. Tematiche poi allargate anche alla ventilata ipotesi di uno spostamento a maggio (ritenuto inutile vista la concreta possibilità che -purtroppo- anche in quell’epoca ci ritroveremo più o meno nella medesima situazione sanitaria attuale).
Ecco a fronte di tutto questo, il secondo anello della catena di comunicazione che è stato messo in piedi è arrivato con la risposta della Rai di ieri sera, in cui l’azienda radiotelevisiva pubblica ha in pratica sposato quanto detto da Amadeus nella sua intervista al Corriere della sera di sabato mattina. ringraziando i suoi dipendenti e lui stesso rispetto al lavoro che stanno facendo per questa particolarissima edizione del Festival di Sanremo.
In tutto questo va sottolineato che senza le prese di posizione del direttore artistico Amadeus molto probabilmente (qualcuno si spinge a dire sicuramente) nel prossimo Festival non ci sarebbero stati ne pubblico ne stampa. Detto questo si va avanti dunque per il settantunesimo Festival di Sanremo con Amadeus capitano di corvetta pronto a portare in porto questa nave che naviga in acque difficili e con un vento che spesso e volentieri va dalla parte opposta rispetto al porto di Sanremo.