UnoMattina, Friedman chiama “escort” Melania Trump. I conduttori oggi difendono il proprio lavoro (e Friedman si scusa dalla Merlino)
Dopo le polemiche sollevatesi ieri sui social, Monica Giandotti e Marco Fritella hanno preso posizione oggi in difesa del loro lavoro e di UnoMattina
La vicenda che coinvolge UnoMattina, e inevitabilmente i suoi conduttori, parte da una parola di troppo uscita ieri mattina dalla bocca di Alan Friedman, in collegamento con il programma mattutino di Rai 1 per parlare dell’insediamento del neo Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che sarebbe avvenuto poche ore dopo, nel pomeriggio di ieri.
Interpellato su quello che sarebbe stato il destino dell’inquilino uscente della Casa Bianca, ovvero l’ormai ex presidente Donald Trump, Friedman ha parlato dell’addio alla residenza presidenziale, utilizzando come termine per definire la moglie di Trump, Melania, “escort”, per poi correggersi un istante dopo con “moglie”.
Il video dell’accaduto inizia a circolare sui vari social nel tardo pomeriggio di ieri, quando poi interverrà sull’infelice uscita anche Alan Friedman, interpellato dall’AdnKronos. Riguardando l’accaduto, si può notare che qualche minuto dopo, appena Friedman ha concluso il proprio intervento, la conduttrice Monica Giandotti cerca di fare notare al proprio ospite l’inadeguatezza del termine utilizzato in precedenza, senza però ottenere il risultato sperato, forse per la troppa vaghezza con cui la padrona di casa tenta di sottolineare il termine irrispettoso utilizzato prima dal giornalista.
Ieri sera all’AdnKronos Friedman si è però giustificato dicendo che nel tradurre il termine “accompagnatrice” – anch’esso non molto felice per definire la ex First Lady degli Stati Uniti – gli sarebbe uscito impropriamente quello di “escort”. In realtà già questa mattina a L’Aria che Tira il giornalista, di fronte alla tirata di orecchie ricevuta da Myrta Merlino, ha offerto un’altra risposta, non giustificando il proprio errore come una scelta sbagliata di traduzione dall’inglese all’italiano, ma definendo quanto avvenuto ieri a UnoMattina come “una battuta infelice, di pessimo gusto”, precisando poi di essere “contro i maschilisti e contro i misogini”.
Anche i conduttori di UnoMattina sono però voluti ritornare sull’accaduto di ieri mattina e proprio aprendo la puntata odierna, dopo le immagini dell’insediamento di Joe Biden alla Casa Bianca, hanno voluto precisare la loro posizione, e più in generale quella di tutto il programma, in merito all’episodio di Friedman, di fronte al quale sembrava che i due giornalisti, Monica Giandotti e Marco Frittella, non avessero preso una netta posizione in diretta.
Ecco le parole pronunciate dai due:
Parlavamo di America anche ieri, quando, durante la nostra diretta, è accaduto uno spiacevole incidente: uno dei nostri ospiti ha rivolto un insulto sessista ad una donna. L’insulto, il fatto, è stato sollevato durante la diretta di ieri ed è stato sottolineato l’accaduto ed in qualche modo stigmatizzato. Il lavoro di UnoMattina è un lavoro di squadra, il nostro obiettivo è quello di informare, nel rispetto di tutti, di tutte le opinioni, dei nostri ospiti e di chi sta a casa, e questo deve essere chiaro a chiunque guardi la trasmissione, senza pregiudizi e in buona fede.
Apprezzabile il voler affrontare la questione da parte del programma, anche se certo la presa di posizione contro Friedman appare molto debole, dato che non viene nominato né lui né Melania Trump, alludendo solamente a “un insulto sessista”, senza però fare nomi e cognomi di chi si è reso responsabile dell’accaduto e di chi ha subito l’offesa (o “battuta infelice” come definita da Friedman stamane).
Sarà interessante capire se Friedman, dato che la stessa Giandotti ha parlato di “insulto sessista”, non verrà più ospitato nei programmi Rai, o almeno ad UnoMattina, come accaduto a Mauro Corona, che per il suo “gallina” rivolto a Bianca Berlinguer si vede esiliato da CartaBianca da diversi mesi (nonostante poi un mese fa sia stato ospite della prima puntata di Linea Bianca).
Intanto il consigliere d’amministrazione Rai Riccardo Laganà chiede, con un tweet, “l’applicazione del codice etico verso chiunque ha il privilegio di parlare ai microfoni Rai”. Vedremo se verrà ascoltato.