I Delitti del Barlume torna in tv con Mare Forza Quattro (e cita la pandemia): la trama
Mentre i virus inizia a farsi sentire in Italia, a Pineta s’indaga sul ritrovamento di un cadavere in mare
Fonte: Paolo Ciriello
Prima o poi il Coronavirus e la pandemia sarebbero dovuti finire dentro la trama di qualche serie, anche in Italia. Così, mentre negli Stati Uniti l’argomento è già stato affrontato a dovere dalle varie serie tv, da noi si è dovuto aspettare che a parlare di virus fossero niente meno che i vecchietti di Pineta, ovvero i protagonisti degli episodi de I Delitti del Barlume.
Due nuovi casi ed altrettante avventure, che Sky Cinema Uno propone in due settimane: il primo appuntamento è questa sera, 11 gennaio 2021, alle 21:15, anche in streaming on demand su Sky e su Now Tv. Il mondo creato per la letteratura da Marco Malvaldi (i suoi libri sono editi da Sellerio) continua a vivere sul piccolo schermo grazie alla regia di Roan Johnson ed ad un cast ormai fortemente collaudato.
La trama di Mare forza quattro
A preoccupare, piuttosto, è una tempesta che si abbatte sulla località e che danneggia lo storico BarLume, tanto da convincere la Tizi (Enrica Guidi) e Beppe (Stefano Fresi) a mettere mano alla struttura e rimodernarla. Un’idea che non piace per niente a Massimo (Filippo Timi), che troverà così nuovi argomenti per cui litigare con la donna.
Ad affrontare i primi timori per la pandemia sono, invece, i componenti del “quartetto uretra”: se Emo (Alessandro Benvenuti) non è per nulla preoccupato, i suoi tre amici Pilade (Atos Davini), Gino (Marcello Marziali) ed Aldo (Massimo Paganelli) si sono barricati in casa ed insistono che le loro partite all’aperto ora si svolgano esclusivamente online. Anche Paolo (Corrado Guzzanti) inizia a preoccuparsi, tanto da mettere in atto un piano di preparazione alla quarantena che, manco a farlo apposta, esaspererà Beppe.
Questa insolita tranquillità viene interrotta dal ritrovamento, dopo la tempesta, del cavadere di un uomo che da tempo vive a Pineta ma che non faceva molta vita sociale. Un personaggio su cui la Fusco (Lucia Mascino) deve indagare a fondo, per capire se la vittima sia morta di cause naturali o no. A darle una mano gli agenti Cioni (Daniele Marmi) e Govoni (Guglielmo Favilla), in realtà più presi da un corso online che dalle indagini.
Il virus non ferma la commedia
Questo primo episodio (la serie è scritta da Johnson con Davide Lantieri, Ottavia Madeddu e Carlotta Massimi, produzione Sky Original in coproduzione con Palomar), sia chiaro, non è interamente incentrato sulla pandemia, ma racconta con chiave ironica -ma sempre nel rispetto della tragicità della situazione- l’ingenuità con cui alcuni hanno considerato l’arrivo della pandemia nel nostro Paese.
Non c’è spazio per i negazionisti, piuttosto la scelta degli sceneggiatori è stata quella di ironizzare da una parte sui primi cambiamenti delle abitudini che il virus ci ha costretto a fare (ed altri ne arriveranno nel secondo episodio della settimana prossima) e dall’altra su quella convinzione per cui ignorare il virus avrebbe aiutato a sconfiggerlo.
Nel mezzo, le situazioni a cui la serie tv ci ha abituato in questi anni, fatte di battibecchi tra i personaggi, battute ed indagini, in realtà queste ultime un po’ meno presenti rispetto al passato. Questa nuova edizione preferisce soffermarsi sui personaggi, perdendo parte del suo spirito giallo a favore della commedia.