Vespa, più di trenta ospitate in cinquanta giorni. Non è Natale senza promozione del suo libro
Dal 3 novembre al 19 dicembre Bruno Vespa ha collezionato ben 33 ospitate tv per la promozione del suo libro. Una super maratona che non conosce steccati
Vespa c’è. In questo inverno di ansie, paure e restrizioni, Bruno fa sì che tutto somigli al passato e ribadisce un’usanza ormai consolidata in televisione: la promozione del suo libro. Una presenza fitta, massiccia che tocca tutti. Il giornalista abruzzese, come sempre, salta da un programma all’altro, senza badare ad orari, reti e tipologia delle trasmissioni che lo invitano.
Il lockdown ha moltiplicato gli scrittori e la concorrenza è aumentata. Tutti hanno scritto un libro, tutti hanno qualcosa da dire, tutti cercano un loro posto al sole all’interno dei vari talk. A patto che ad un certo punto il conduttore mostri la copertina della loro ultima fatica. Vespa però rimane Vespa e, da specialista della pratica, sa adattarsi ad ogni contesto.
Se l’anno scorso “Perché l’Italia diventò fascista (e perché il fascismo non può tornare)” aderiva perfettamente all’attualità e al voto in Emilia Romagna che polarizzò lo scontro tra destra e sinistra, è stato molto più complesso inserire il ‘sequel’ – “Perché l’Italia amò Mussolini” – in epoca di coronavirus. Un ostacolo superato grazie al sottotitolo (“e come è sopravvissuta alla dittatura del covid”) che ha permesso al giornalista abruzzese di far entrare in scena il “signor Covid”, una sorta di dittatore dei giorni nostri.
La lunghissima maratona parte il 3 novembre a Uno Mattina per proseguire la sera stessa a Di Martedì. Il 4 è la volta di Stasera Italia, il 5 invece si va a L’Aria che tira. Lunedì 9 novembre ci si sposta a Quarta Repubblica, martedì 10 a Cartabianca e il 12 a La vita in diretta.
Sabato 14 novembre Vespa è ballerino per una notte a Ballando con le stelle. A dire il vero non regala nemmeno un passo, rimanendo seduto per tutta l’esibizione. In compenso, Milly Carlucci rispetta i patti e cita la sua fatica letteraria. Il 17 si timbra il cartellino ad Agorà, il 19 a Dritto e rovescio, il 20 al Tg2 Post, il 21 a Stasera Italia Weekend, il 22 a Domenica In, il 26 a I fatti vostri, il 27 a Mattino Cinque e il 29 novembre a Sottovoce.
Vespa riprende fiato per un po’ per tornare in apnea a inizio dicembre. Il 1° ecco la doppia uscita a L’Ora Solare (su Tv 2000) e Cartabianca, mentre mercoledì 2 è il concorrente vip ai Soliti Ignoti. Il 3 trasferta su Tv8 a Ogni Mattina, per riaffacciarsi a Stasera Italia Weekend il 5.
Domenica 6 stringe tra le braccia il suo cane a Dalla parte degli animali, ma il libro viene ugualmente citato e inquadrato. Stessa musica la sera a Live-Non è la D’Urso.
Ed ancora, mercoledì 9 dicembre appare a Tagadà, venerdì 11 a Quarto Grado, sabato 12 a Tv Talk e domenica 13 a Non è l’Arena. Il 14 dicembre è a Forum e di nuovo a Quarta Repubblica. Martedì 15 concede il bis da Giovanni Floris, per poi spostarsi a L’Aria che tira mercoledì 16, a Storie Italiane il 17 e realizzare, sabato 19, un videomessaggio all’interno del Caffè di Raiuno.
Trentatré ospitate in meno di cinquanta giorni, con l’eccezionale occupazione che non tiene conto delle ventuno puntate di Porta a Porta andate in onda nel lasso di tempo osservato, né le interviste rilasciate nei tg e nelle varie radio che spesso godono di un canale dedicato sul digitale terrestre.
Se non è monopolio televisivo, poco ci manca.